I comuni della provincia reggiana epicentro del terremoto di stamane – magnitudo 4,9 e profondità di 33,2 Km – sono risultati essere Boretto, Brescello, Campegine, Castelnovo Sotto e Gattatico, comuni subito raggiunti da numerose pattuglie dei carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Guastalla al fine di effettuare le dovute verifiche e garantire l’eventuale assistenza ai cittadini. Per gli stessi motivi il Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna, immediatamente notiziato dal comandante Provinciale colonnello Giovanni Fichera, ha inviato immediatamente una colonna di rinforzo in supporto ai carabinieri reggiani impegnati nel controllo del territorio per le verifiche di competenza. Al momento, fortunatamente, non si registrano danni a persone o cose, anche se in alcune zone sono caduti calcinacci dagli edifici e la rete di telefonia mobile è rimasta intasata per alcuni minuti. Il sisma è stato comunque avvertito anche nei restanti comuni della Provincia reggiana dove sono egualmente i corso le verifiche a cure dei carabinieri reggiani coordinati dalla Prefettura di Reggio Emilia nella persona del Prefetto D.ssa Antonella De Miro.

Anche a Reggio Emilia sono in corso numerosi sopralluoghi, in alcune scuole le lezioni sono state interrotte, edifici pubblici sono stati temporaneamente evacuati, ma ”non abbiamo segnalazioni di criticita”’, ha riferito il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, che è anche presidente Anci. ”Io ero in Comune, impegnato in una riunione – ha riferito Delrio ai giornalisti – quando abbiamo sentito la scossa di tipo ondulatorio. Ci siamo subito attivati, per ora le informazioni sono rassicuranti”.

Il terremoto è legato ai movimenti della placca Adriatica, che si estende sotto l’area della pianura Padana e si deforma verso Sud, per poi scendere sotto l’Appennino, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).