Grazie alla cooperazione del Circolo A.C.L.I. di Salvaterra, della Unità Pastorale Casalgrande-Salvaterra e con il patrocinio del Comune di Casalgrande, venerdì 27 gennaio un pullman di 52 è partito alla volta di Dachau, cittadina alle porte di Monaco di Baviera dove, nel 1933, fu istituito il primo campo di concentramento per opera dei nazisti. La prima giornata è stata dedicata alla visita della città di Monaco con il suo caratteristico carillon di Marienplatz, la lussuosa residenza dei reali di Baviera e la storica birreria Hofbräuhaus dove, nel 1920, Adolf Hitler tenne uno dei suoi primi comizi politici.

Il giorno successivo, in viaggio verso il campo di concentramento di Dachau, guidati dalle parole della prof.ssa Paola Montani, la quale ha arricchito la visita con la lettura di alcuni passi toccanti del libro “Se questo è un uomo” di Primo Levi, ci si è potuto rendere conto di come potesse essere l’esistenza di quelle persone all’interno del campo di concentramento.

Nel sessantasettesimo anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, si è celebrato, per la dodicesima volta in Italia, il Giorno della Memoria. Questa data, ricordata in molti Paesi europei, ha assunto, in questi ultimi anni, un interesse e un’importanza molto sentite dalla popolazione e dalle istituzioni. Il tentativo di annientamento della popolazione ebrea e di altre categorie civili del tessuto sociale d’Europa, perpetrato in quegli anni dagli illusori propositi di supremazia xenofoba propri delle ideologie nazi-fasciste che in quegli anni avrebbero portato l’Europa e il mondo a un’immane catastrofe, è parte della nostra storia collettiva che scuote le coscienze, spingendo le persone a chiedersi come possa essere potuta accadere una cosa del genere.

“Peccheremmo di colpevole indifferenza se non adempissimo a quello che ci rappresenta come un dovere: non dimenticare ciò che è stato in una fosca stagione della nostra storia”

Giorgio Napolitano