Diagnosi sempre più accurate per i pazienti affetti da patologie dell’apparato digerente. L’Ospedale Ramazzini, grazie a una generosa donazione della nota stilista carpigiana Anna Molinari, dispone di un nuovo “Ecogastroduodenoscopio”, strumento all’avanguardia che sarà utilizzato nel Servizio di Endoscopia.

Il nuovo strumento è stato presentato questa mattina, 13 febbraio, nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato, oltre all’imprenditrice Anna Molinari, il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli, l’assessore alle Politiche sociali e sanitarie Comune di Carpi Alberto Bellelli e il Vescovo Mons. Francesco Cavina.

Grazie alla nuova attrezzatura, che ha un valore di circa 100mila euro, sarà possibile effettuare l’ecografia endoscopica (EUS – Endoscopic UltraSonography), in pratica un’ecografia ad alta risoluzione della parete del tubo digerente (esofago, stomaco, duodeno) e delle strutture adiacenti (mediastino, pancreas, vie biliari) mediante l’utilizzo di un endoscopio digestivo alla cui estremità è stato applicato una piccola sonda ecografica. La donazione comprende anche un erogatore di CO2 (anidride carbonica), strumento utilizzato, ad esempio, per procedure operative sulle vie biliari e per posizionare protesi coliche in pazienti occlusi da neoplasie, il cui valore è di circa 5mila euro.

Combinando l’indagine offerta dall’endoscopia con quella dell’ecografia, l’apparecchio consente di superare i limiti dell’ecografia tradizionale, raggiungendo una risoluzione maggiore, per molti aspetti, sia della TAC, sia della Risonanza Magnetica. Questa metodica consente di studiare più approfonditamente le pareti dell’apparato digerente oltre che gli organi intra-toracici e intra-addominali ad esso adiacenti. Importante nello studio di patologie pancreatiche e delle vie bilari, può essere propedeutico all’esecuzione dell’ERCP (endoscopia retrograda delle vie biliari) per itteri ostruttivi (paziente con la cute gialla). La sonda consente inoltre di prelevare campioni di tessuto attraverso un ago o di immettere sostanze, a seconda delle necessità.

“Sono onorata di poter contribuire al miglioramento del nostro Ospedale cittadino, proseguendo l’opera di mio padre Cav. Di Gran Croce Guido Molinari che, con grande dedizione e sensibilità sociale, si è prodigato affinché il Ramazzini diventasse un centro di eccellenza sanitaria della provincia modenese grazie a professionalità di rilievo e a strumentazioni d’avanguardia – afferma Anna Molinari. La donazione di un ecogastroscopio all’Endoscopia Digestiva migliorerà, in termini di minor invasività e di riduzione delle tempistiche, la diagnosi e il trattamento di numerose patologie con una ricaduta immediata sui pazienti, in particolare su coloro che per questioni economiche o per disagi vari non possono permettersi di accedere a cure lontano dalla propria città. Da stilista impegnata nel sociale e da cittadina che ha vissuto in prima persona e più volte il dramma della malattia a livello familiare, voglio evidenziare come la salute sia il bene più prezioso da salvaguardare ed ogni persona, in nome del diritto alla cura, debba poter fruire dei medesimi trattamenti terapeutici, nel rispetto dei basilari principi di equità e di opportunità di accesso. Per questo auspico vivamente che, pur nell’ottica di un indispensabile criterio di efficienza e di riorganizzazione della rete sanitaria, venga preservato il livello di qualità e di prestazioni dell’ ospedale di Carpi che deve rimanere al servizio reale del territorio”.

“I campi di applicazione e le patologie che potranno essere studiate attraverso questo strumento sono moltissimi – spiega Pier Vittorio Di Maira, direttore del Servizio di Endoscopia del Ramazzini – come la ricerca di calcoli nel coledoco, la diagnostica di neoplasie maligne e benigne del tubo digerente: carcinoma esofageo, carcinoma e linfoma gastrico. E’ possibile inoltre effettuare particolari diagnosi delle lesioni del tubo digerente e del pancreas. L’ecoendoscopio consente atti operativi quali le agobiopsie delle lesioni pancreatiche e linfonodali, il drenaggio di pseudocisti pancreatiche, la chemioterapia locale, la neurolisi del plesso celiaco e la miolisi dello sfintere esofageo inferiore. Gli strumenti donati si integrano totalmente con il sistema di videoendoscopia in uso presso il Servizio: l’ecoendocopio, collegato al processore ecografico già in possesso dell’Unità Operativa di Chirurgia usato per ecoendoscopia rettale, si inserisce nel medesimo carrello che ospita il sistema di videoendoscopia, condividendone le funzioni e integrando le unità periferiche”.

Il Servizio di Endoscopia digestiva dell’Ospedale di Carpi

L’Azienda USL di Modena ha predisposto un Programma provinciale che riunisce, in un’ottica di rete, i Servizi Endoscopici degli Ospedali aziendali, coordinati dal Direttore dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Baggiovara, la dott.ssa Rita Conigliaro.

Per garantire a tutti i cittadini i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni di primo livello o di base (gastroscopie e colonscopie) sono erogate presso tutti i Servizi Endoscopici degli Ospedali, mentre gli esami più complessi (di secondo e terzo livello) sono effettuati negli Ospedali di Carpi e Baggiovara, ai quali il paziente è inviato in caso di necessità.

Il Servizio di Endoscopia digestiva dell’Ospedale di Carpi garantisce, pertanto, una risposta qualificata ai suoi utenti che comprende gastroscopie, colonscopie (anche di screening), procedure sulle vie bilio-pancreatiche. Il Servizio, inoltre, svolge un’ attività di Day Hospital internistico/epatologico per le malattie infiammatorie croniche intestinali, per la diagnosi (biopsie epatiche) e la terapia delle epatiti croniche e delle neoplasia primitive e secondarie del fegato. Il Servizio realizza circa 4.500 esami ogni anno.