(Ign) – Firefox e la privacy, Mozilla fa un passo avanti. Con la frase “non può essere un’opzione”, l’amministratore delegato Gary Kovacs ha deciso che il browser per navigare su internet debba essere dotato di uno strumento in più per verificare quali nostri dati vengano diffusi nel mare del web. Il plugin presentato per l’occasione si chiama Collusion e non farà altro che farci vedere, con un grafico, come navighiamo e quali tracce lasciamo, ma soprattutto quali siti utilizzano quella ‘tecnica’ per cui viene monitorata non solo la permanenza, ma anche la successiva scelta di navigazione.

Un dato vitale per gli inserzionisti, perché permette di tracciare un profilo perfetto dell’utente. Secondo quanto evidenziato durante la presentazione, il mercato di quelle aziende che fanno del monitoraggio dei dati il loro business genera ricavi da oltre 39 miliardi di dollari. E, a quanto pare, il trend è in crescita. Senza dimenticare, ha sottolineato Kovacs, “che la memoria di internet è per sempre. Siamo monitorati. E’ giunto il momento – ha concluso – di mettersi a osservare gli osservatori”.