Il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e al Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale Franco Gabrielli la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza per il territorio dell’Emilia-Romagna, colpito dalle gelate e dalle eccezionali precipitazioni nevose del periodo compreso tra il 31 gennaio e il 18 febbraio.

La Regione si è determinata a porre questa richiesta perché solo ora la Corte Costituzionale, con una recente sentenza, ha dichiarato illegittima una previsione della legge 10 del 2011, il cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, nella parte in cui vincolava le richieste di emergenza nazionale all’automatico aumento delle tasse.

“La Consulta ha stabilito che chiedere lo stato di emergenza per le calamità naturali non comporta più un aumento automatico della tassazione – ha sottolineato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – In virtù di questa sentenza abbiamo deciso di presentare la richiesta di stato di emergenza. La decisione della Corte Costituzionale – continua Gazzolo – garantisce al Governo la disponibilità di maggiori strumenti per dar seguito all’impegno assunto con i territori e stanziare quindi le risorse necessarie a fronteggiare le spese sostenute da Regioni ed Enti locali per la salvaguardia della pubblica incolumità, l’assistenza agli sfollati, il ripristino dei servizi essenziali, la spalatura della neve, la sua rimozione dai tetti degli edifici pubblici e lo spargimento del sale”.

E’ ancora in corso la ricognizione alle infrastrutture, alle strutture pubbliche, alle attività produttive e agli edifici privati, necessaria perché il Governo valuti anche la richiesta di attivazione del Fondo di solidarietà europeo, istituito proprio per fronteggiare le situazioni di emergenza in modo rapido, efficace e flessibile.