ANNIBALE VERSARI succede a Diana Salvo, collocata a riposo, alla direzione della Struttura Complessa di Medicina Nucleare. Specializzatosi in Medicina Nucleare presso l’Università di Bologna, il professionista, 57 anni, è in forze all’Arcispedale dal 1986 e dal 2006 ha svolto funzioni di vice direttore della struttura. Dalla stessa data Versari è stato responsabile della Struttura Semplice denominata “Settore PET – Ciclotrone”.

La sua esperienza riguarda tutti i settori principali della disciplina medico-nucleare: diagnostica tradizionale, PET/CT, Terapia Medico-Nucleare. Significativa la pratica acquisita nell’ambito della diagnostica ad emissione di positroni (PET) sviluppata sia da un punto di vista quantitativo (quasi 3.000 le indagini svolte nell’anno 2010) che qualitativo, con applicazioni innovative e la messa a punto di nuovi farmaci. Particolarmente curata, durante la carriera del medico, l’integrazione con le altre strutture dell’Ospedale che trova, oggi, la presenza di un medico esperto in PET in tutti i gruppi di discussione dei casi oncologici. Significative sia l’attività di ricerca che la parallela produzione scientifica accanto alla quale il dott Versari ha svolto il ruolo di responsabile dipartimentale della ricerca del Dipartimento Tecnologie Avanzate, del quale la Struttura di Medicina Nucleare fa parte, all’interno del Presidio IRCCS. Particolare attenzione è stata dedicata alla ricerca sui nuovi protocolli di studio ed alle applicazioni diagnostiche in fase sperimentale, nell’ambito delle quali ha seguito il progetto aziendale “Sviluppo della PET in Radioterapia”, in collaborazione con la Washington University di St Louis (Missouri) dal 2002 al 2006.

Il Reparto di Medicina Nucleare dell’Ospedale di Reggio Emilia è andato incontro, negli ultimi 10 anni, ad un intenso sviluppo di nuove attività attraverso l’implementazione di tecnologie e competenze che ne fanno, oggi, una delle strutture più complete ed attrezzate in ambito nazionale. L’equipe, composta da 30 persone, ha erogato nel corso del 2011 oltre 9.000 prestazioni ambulatoriali e circa 600 ricoveri negli 8 posti letto dedicati alla terapia radiometabolica.

CLAUDIO TEDESCHI, reggiano, 55 anni, nominato alla Direzione della Struttura di Medicina Fisica e Riabilitativa, succede a Giovanni Battista Camurri, a riposo dal prossimo 1° di Aprile.

Il dott. Tedeschi, specializzato in Ortopedia e Traumatologia, in Medicina Fisica e Riabilitazione e in Medicina dello Sport, opera al Santa Maria Nuova dal 1989 e dal 2004 ad oggi è stato titolare di incarico di Alta Specialità in Litotrissia, la terapia ad azione meccanica basata sulla emissione di onde acustiche pulsanti. Il professionista ha acquisito, nel corso della carriera, significativa esperienza nel trattamento incruento e post-chirurgico delle patologie del rachide, nella riabilitazione della spalla e del ginocchio, delle patologie vertebrali infantili e del piede piatto, dell’ictus, delle patologie croniche ed oncologiche con terapie palliative, nella terapia farmacologica e strumentale del dolore, nella prevenzione e promozione di stili di vita adeguati. Il dott Tedeschi ha svolto, tra gli altri, il ruolo di coordinatore del progetto Attività Fisica Adattata, sviluppato a livello provinciale, ed è stato referente della Riabilitazione ASMN per i processi di innovazione e ricerca oltre che referente del progetto nazionale “La presa in carico delle persone con ictus cerebrale” del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ministero della Salute). Nel 2011 è risultato vincitore del premio nazionale con il progetto “La valutazione ambientale in team pre-dimissione: promuovere il rientro a domicilio dei pazienti con disabilità residua” del concorso SanitAbile nell’ambito del 39°Congresso Nazionale della Società Italiana Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER).

La Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Arcispedale ha affrontato, nel corso degli ultimi 20 anni, l’evoluzione da semplice servizio erogatore di prestazioni fisioterapiche e riabilitative a vera e propria Struttura Complessa che conta oggi una dotazione di 25 posti letto (di cui 5 di lungodegenza ed 1 di day hospital) ed una equipe di 77 persone (di questi 8 medici e 57 professionisti tra terapisti della riabilitazione ed infermieri). L’attività del 2011 ha visto oltre 400 ricoveri e più di 70.000 prestazioni ambulatoriali per esterni.

Soddisfazione viene espressa dal direttore generale della Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Ivan Trenti: “Sia il Dott Versari che il dott Tedeschi si apprestano a raccogliere eredità importanti; i due reparti sono oggi a livelli di eccellenza e siamo particolarmente orgogliosi del fatto che la selezione abbia, in entrambi i casi, evidenziato l’adeguatezza dei profili di candidatura provenienti dalle stesse equipe dei reparti a significare che in essi viene curata la crescita costante dei professionisti che vi operano”.