L’utilizzo del Fondo regionale per le persone con disabilità (40 milioni di euro e 13 milioni di euro alle province nel triennio 2011/2013) è al centro di una interrogazione che la consigliera Silvia Noè (Udc) ha rivolto alla Giunta regionale. L’esponente dell’Udc chiede di sapere quali tipologie di azioni vengono attivate, chi sono i beneficiari intermedi (enti, cooperative, comuni, centri per impiego, ecc), i beneficiari finali (persone con disabilità-tipo di disabilità) e con quali modalità (avviso, bando, appalto, ecc). La consigliera chiede anche di sapere quante persone disabili (in termini di “codici fiscali”) hanno effettivamente beneficiato dell’intervento a seguito dell’utilizzo di questi fondi e quale rapporto vi sia fra beneficiari finali (disabili) e beneficiari intermedi in termini economici; quanti sono stati negli anni precedenti e come sono stati realmente utilizzati i fondi destinati a questa utenza, e quante persone con disabilità hanno avuto il contatto con il lavoro e l’impresa (successo dell’intervento) e chi (Regione, Provincia e quali uffici) ha verificato la spesa (rendicontazione) in termini di efficacia ed efficienza.

La Noè, infine, nel rilevare che nell’ art. 3 “Attività finanziabili e vincoli di utilizzo delle risorse” viene espressamente scritto “per tutte le attività previste nei presenti indirizzi che siano ammissibili al finanziamento tramite il Fondo sociale europeo, dovranno essere rispettate le norme di pubblicità, informazione, gestione e rendicontazione del Fondo sociale europeo al fine di effettuare operazioni di overbooking a sostegno dell’indice di realizzazione sulle risorse del Programma operativo, chiede cosa sono le “operazioni di overbooking” e la connessione di questo tecnicismo con il fondo regionale dei disabili.