ERG Rivara Storage: “Solo l’accertamento potrà dare tutte le garanzie di sicurezza ai cittadini e alla Società”. Presentato alla stampa il Programma di Accertamento tecnico autorizzato dal Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale emesso dal Ministero dell’Ambiente.

ERG Rivara Storage, a seguito del Decreto di Valutazione d’Impatto Ambientale positivo, ha richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione per la realizzazione della sola fase preliminare di ricerca, sospendendo di fatto la richiesta di concessione per la costruzione e l’esercizio dello stoccaggio.

La ricerca scientifica consisterà in un accertamento tecnico molto approfondito, condotto da esperti indipendenti, per verificare la sicurezza e la fattibilità tecnica del progetto di stoccaggio.

“L’effetto del Decreto Ministeriale (VIA) – sottolinea ERS – non sarà un via libera alle trivellazioni, ma l’inizio di un programma di ricerca tecnica, che prevede solo opere temporanee: l’effettuazione di prospezioni geofisiche a riflessione (una sorta di ecografia del sottosuolo) e la perforazione di 3 pozzi con una serie di analisi e monitoraggi. L’attività interesserà i comuni di San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Mirandola, Medolla e Camposanto”.

La ricerca, la prima effettuata per uno stoccaggio gas a Rivara, durerà circa 12 mesi. Permetterà di studiare meglio il sottosuolo, grazie ai campioni che verranno raccolti e alle misure che verranno effettuate. Saranno verificate la capacità della roccia serbatoio di contenere gas, la completa tenuta della roccia di copertura, la sismicità locale e l’eventuale influenza che lo stoccaggio potrebbe avere su di essa.

La prospezione geofisica a riflessione

Le prospezioni geofisiche a riflessione funzionano con lo stesso principio delle ecografie: il riflesso delle onde sonore che tornano in superficie ci fanno “conoscere” i vari strati del sottosuolo. Le onde vengono provocate utilizzando piccole cariche di esplosivo sistemate in pozzetti sigillati profondi dai 10 ai 20 metri.

Nel caso dell’accertamento tecnico di Rivara la detonazione sarà minima, e verrà avvertita solo nelle immediate vicinanze del pozzetto: il terreno non subirà alcun cambiamento e le zone abitate non saranno per nulla interessate. Ogni eventuale disturbo verrà in ogni caso compensato o rimborsato.

La perforazione dei 3 pozzi

La perforazione dei pozzi interessa la riapertura del vecchio pozzo (San Felice sul Panaro 1), che si trova vicino al cimitero di Rivara, scavato negli anni ’70 per la ricerca di idrocarburi. Questo pozzo verrà approfondito per circa 200 metri all’interno della roccia serbatoio; verrà inoltre perforato un nuovo pozzo sul fondo Lumachina. Saranno utilizzatati esclusivamente impianti di perforazione di nuova generazione. Al di fuori del cantiere non sarà percepito alcun rumore. La ricerca di accertamento non prevede alcuna esplosione nel fondo dei pozzi esplorativi. Solo l’esigenza di diminuire l’impatto ambientale, i disagi per il territorio e i costi, consiglia di utilizzare questi pozzi anche per l’eventuale futuro stoccaggio, e solo se dichiarato sicuro.

Sismicità e accertamento

L’obiettivo di ERS è di avere un quadro scientificamente corretto del grado e del tipo di stress della struttura geologica profonda e delle faglie nell’intorno, per confermare che le attività di stoccaggio, la pressione a cui è iniettato il gas e l’eventuale micro sismicità indotta non potranno riattivare o aumentare la sismicità naturale dell’area. Si tratta quindi di confermare che lo stoccaggio avrà un’influenza sulle strutture geologiche interessate inferiore allo 0,01%, come già illustrato nel progetto.

Effetti dell’accertamento sul territorio

Le attività di ricerca dell’accertamento non comporteranno rischi per il territorio e per le persone. I dati raccolti ed analizzati in questa fase saranno valutati dagli esperti dei Ministeri competenti e dalla Regione Emilia-Romagna. ERS metterà i dati raccolti a completa disposizione della comunità locale.

Controlli ed esiti sull’accertamento

Il Ministero dello Sviluppo Economico controllerà rigidamente l’esecuzione dei lavori. Solo nel caso in cui i dati raccolti confermeranno la sicurezza dello stoccaggio gas di Rivara, ERS verrà autorizzata dal Ministero dell’Ambiente, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia-Romagna a procedere con la realizzazione dell’opera. Al contrario, se i dati raccolti daranno esito negativo, si provvederà a richiudere i pozzi mettendoli in sicurezza.

“Per ERS la sicurezza è la prima priorità – ha dichiarato l’amministratore delegato Grayson Nash – e per questo abbiamo deciso di investire 20 milioni di euro per la fase di accertamento, che ha come unico obiettivo quello di confermare che ci siano tutte le condizioni di sicurezza e fattibilità dello stoccaggio. Siamo pronti a discutere in qualsiasi sede e livello istituzionale gli aspetti tecnici ed economici del progetto ed in particolare dell’accertamento tecnico preliminare, che consideriamo uno strumento fondamentale e trasparente per fornire a chi deve decidere tutti gli elementi necessari”.