Le truffe e le frodi informatiche nel 2011, secondo dati ufficiali e consolidati del Dipartimento P.S. sono state 889 a Modena e provincia (di cui 367 nel capoluogo). A dirlo è il Questore di Modena, Giovanni Pinto. “Tale crimine – spiega – appare in evidente diminuzione rispetto all’anno precedente allorché le truffe e le frodi informatiche (il dato disponibile non distingue le due tipologie di reato) nella provincia di Modena sono state 1.060 , 442 delle quali nel capoluogo. Durante il primo quadrimestre del 2012 tale tendenza al ribasso è ulteriormente confermata (268 truffe rispetto alle 315 del corrispondente periodo del 2011), mentre si registra una preoccupante ripresa, anche sensibile, di tali crimini in questo capoluogo (212 a fronte dei 127 del primo quadrimestre del 2011).

La diminuzione è una buona notizia frutto dell’attenzione dedicata al fenomeno, che non diminuisce. Anzi. Si intensifica. Ne è prova “Occhio alle truffe”, l’incontro che si è svolto oggi a Modena, presso il Museo Casa natale Enzo Ferrari, organizzato da UniCredit con la Questura di Modena per sviluppare nella popolazione una sempre maggiore sensibilità sul tema della criminalità organizzata e in particolare sul fenomeno delle truffe agli anziani

“Occhio alle truffe” vuole agevolare la conoscenza delle modalità di realizzazione e, di conseguenza, prevenire l’odioso fenomeno delle truffe, in particolare alle fasce più deboli della popolazione. L’iniziativa odierna ha coinvolto circa 200 cittadini Modenesi – clienti e non di UniCredit – cui sono state illustrate le tecniche utilizzate dai malviventi, le misure utili per prevenire i reati, siano essi rapine, furti o truffe e i comportamenti da tenere in caso di situazioni critiche e di emergenza.

L’incontro si è svolto alla presenza del Questore di Modena, Giovanni Pinto; del Dirigente della Squadra Mobile, Amedeo Pazzanese; del Responsabile Area Commerciale Modena di UniCredit, Giuseppe Zanardi; del Responsabile Area Centro-Nord di UniCredit, Andrea Farsetti; e del Responsabile della Sicurezza della Rete Commerciale Italia di UniCredit, Bruno Ferrarini.

L’appuntamento di Modena rilancia la collaborazione sul tema avviata tra la Questura e UniCredit in tutta Italia dal 2005, ed “è volta – sottolinea il Questore Giovanni Pinto – ad accrescere da un lato la formazione e l’informazione dei dipendenti delle banche, dall’altro ad “istruire” le persone vittime di tali reati in ordine alle modalità seguite dagli autori per carpirne la buona fede e sottrargli i loro averi. Con la presente iniziativa si intende, inoltre, formulare opportuni consigli per la clientela al fine di poter comprendere immediatamente il tentativo di truffa, informando tempestivamente i dipendenti delle banche e gli organi di Polizia. Si ritiene, in tale contesto, che i dipendenti bancari che operano nelle numerose filiali sparse sull’intero territorio provinciale, così come il personale di Polizia presente, possano contribuire efficacemente al buon esito dell’iniziativa ed al contenimento dei reati a cui abbiamo fatto cenno. In tale contesto fondamentale appare il contributo che possono offrire i dipendenti delle banche che, oltre a conoscere personalmente la clientela e le abitudini, sono spesso i primi a rilevare gli espedienti e le tecniche utilizzati dagli autori di detti crimini per truffare la fasce più deboli”.

“Abbiamo deciso di investire molto nella formazione specifica dei nostri dipendenti per aiutarli ad aumentare la loro sensibilità anche nel riconoscere possibili raggiri ai danni dei clienti – ha aggiunto Giuseppe Zanardi Responsabile dell’Area Commerciale Modena di UniCredit – Conoscere di persona il correntista, quali operazioni bancarie esegue di norma e con quale frequenza può rivelarsi fondamentale per sventare un tentativo di truffa. Questo è un fatto che abbiamo già verificato nel tempo. Grazie alla perizia e alla sensibilità dei nostri colleghi e al rapporto di continuità e fiducia che essi sono riusciti ad instaurare con i clienti, è stato possibile infatti arginare il fenomeno. Oggi allarghiamo il nostro progetto di prevenzione contro le truffe anche ai cittadini, nell’ottica di svolgere sempre più e sempre meglio un servizio a tutto tondo per i nostri clienti, in linea con il nostro obiettivo primario: essere vicini alla gente.”.

“I risultati finora raggiunti nella prevenzione dei raggiri ci confortano – ha affermato Bruno Ferrarini Responsabile della Sicurezza della Rete Commerciale Italia di UniCredit – . Solo nell’ultimo anno sono stati numerosi i casi di truffe ad anziani che siamo riusciti a sventare. La sicurezza della propria clientela è un elemento che sta molto a cuore a UniCredit che ha infatti stanziato più di 57 milioni di euro a livello nazionale, nel periodo 2006- 2011, a favore del piano di sicurezza straordinario. Tra le misure previste l’installazione di nuovi erogatori di contante temporizzati,che consentono ai cassieri di operare senza denaro alla mano e un innovativo impianto di videosorveglianza a distanza. In questo modo sarà quindi possibile ridurre la somma di denaro immediatamente disponibile, scoraggiando i malintenzionati, ed effettuare il monitoraggio continuo dell’agenzia da parte di un operatore in grado di avvisare le Forze dell’Ordine in caso di rapina o di comportamento sospetto” .

“Occhio alle truffe” prosegue e intensifica un rapporto di collaborazione già avviato dal 2005 tra UniCredit e le Forze dell’ordine in tutta Italia, attraverso la formazione e l’informazione dei dipendenti della banca. Un’iniziativa che nel tempo ha permesso di individuare e sventare numerose truffe ai danni dei clienti dell’istituto in Emilia Romagna.

Sono certo diverse le tecniche adottate dai malviventi per avvicinare gli anziani e spingerli e prelievi anomali in banca. Possono fingersi poliziotti, come nel caso di una anziana signora che si è sentita telefonare da uno sconosciuto: “Abbiamo appena catturato due dipendenti della sua banca che prendevano i soldi dei clienti. Vada a prelevare i suoi risparmi anche lei prima che sia troppo tardi. Ma non dica nulla, dica che sono per il dentista altrimenti non glieli danno e se li tengono loro”. Non sono rari i casi in cui i malviventi si fingono parenti del malcapitato, come è accaduto a una cliente ottantenne che ha ricevuto la seguente telefonata dal “finto” nipote: ““Zia, sono disperato. Ho bisogno subito di 10.000 euro, mi sono messo nei guai e solo tu mi puoi aiutare. Ma non dire nulla a nessuno, vai in Banca e dici che i soldi sono per te”.

Sono solo alcuni esempi di tentativi di truffa ad anziani conclusi con l’arresto dei malviventi, grazie agli insegnamenti dell’apposito addestramento compiuto dai dipendenti di UniCredit con le Forze dell’Ordine. Gli incontri per la prevenzione delle truffe agli anziani si sono già svolti con successo in molte città italiane in questi ultimi anni. UniCredit, infatti, è impegnata da tempo nella lotta contro le truffe con investimenti che vanno dal continuo miglioramento delle sue strutture, all’attenta manutenzione di tutti gli impianti presenti nelle agenzie e nelle filiali, agli investimenti in tecnologia e soluzioni innovative.