Sabato 12 maggio a Carpi è stato eletto il primo Presidente della Consulta per l’integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine e il Comitato esecutivo della stessa, composto da 15 membri: Ousmane Cisse (nato in Mali, che ha ottenuto 9 voti su 25) è il primo Presidente di questo organismo; sua vice sarà Irena Jagiello (Polonia, che ha ottenuto invece 5 voti su 25). Nel Comitato esecutivo siederanno tre persone in rappresentanza delle associazioni di immigrati provenienti dal Pakistan, sei di quelle marocchine, uno a testa per i cittadini di Tunisia, Cina e India: un rappresentante dei sindacati e due del volontariato completano il novero dei 15 componenti.

Sabato 26 maggio la Consulta e i suoi nuovi organismi dirigenti si presenteranno nel corso dell’iniziativa Gli italiani di domani, che si terrà nella Sala del Consiglio comunale di Carpi alle ore 11, e nel corso della quale interverranno anche il Presidente dell’Unione Giuseppe Schena e il Presidente del Consiglio dell’Unione Claudio Cavazzuti, inserita nel ciclo Viaggiano i viandanti.

La Consulta, che verrà regolata nel suo funzionamento da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio dell’Unione nel novembre scorso, vede dunque al suo interno non solo rappresentanti delle associazioni degli immigrati, e costituisce nelle intenzioni dell’Unione uno degli elementi fondamentali per garantire inclusione e strumenti di rappresentanza e partecipazione dei cittadini stranieri. Suoi componenti sono anche infatti il Commissario di Pubblica sicurezza, il Direttore di distretto dell’Azienda Usl, un rappresentante dell’associazionismo per i diversi ambiti individuati, uno del Patto per la Scuola, uno della Commissione Pari Opportunità; e poi ancora uno ciascuno per ogni associazione economica, datoriale e sindacale, e altri quattro in rappresentanza del volontariato e della cooperazione. Previsto anche un posto nella Consulta per ogni associazione etnica del distretto, avente Statuto e Atto costitutivo registrato. Non sono invece previsti gettoni di presenza per le sedute di questo organismo, né rimborsi spese. La Consulta dovrà infine riferire sui propri lavori al Consiglio dell’Unione almeno una volta all’anno.

Tra i compiti della Consulta c’è quello di favorire la conoscenza delle regole della nostra società: diritti, doveri, ma anche l’educazione alla legalità e alla convivenza, senza dimenticare la promozione delle Pari Opportunità. Il Presidente della Consulta (eletto ogni anno a maggioranza) può partecipare al Consiglio dell’Unione e intervenire con la sola facoltà di parola.