Sono complessivamente 1160 gli uomini e le donne delle forze armate, dei vigili del fuoco e i militari impegnati nei comuni modenesi colpiti dal terremoto per servizi legati alla sicurezza pubblica, l’assistenza alla popolazione, il supporto alla Protezione civile, i controlli antisciacallaggio nonché per i controlli sulla stabilità degli immobili e gli interventi di messa in sicurezza.

La Polizia di Stato assieme all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e al Corpo Forestale dello Stato hanno notevolmente potenziato la dotazione normalmente presente sul territorio portando il totale complessivo della forza corrente a 395 uomini, che potranno usufruire di un totale di 84 mezzi

L’esercito è intervenuto nelle fasi più critiche del sisma con 65 militari e 15 mezzi tra cui due autogru di grande capacità utilizzate per l’abbattimento di edifici pericolanti e l’attività di recupero di alcune vittime sotto le macerie. Diverse sono state le autoambulanze utilizzate per il trasferimento di alcuni pazienti dal Policlinico di Modena e per il trasporto di anziani e disabili.

Massiccia è la presenza di Vigili del fuoco sul territorio, con 700 uomini, provenienti anche da fuori provincia, impegnati negli interventi di messa in sicurezza e assistenza alla popolazione oltre che nei controlli sugli immobili, sia pubblici che privati. A loro disposizione 170 mezzi.

“Con queste forze in campo, il presidio del territorio è attualmente assicurato – commenta il prefetto di Modena Benedetto Basile – C’è stato finora un solo episodio che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e che ha riguardato un tentativo di furto, conclusosi con l’arresto in fragranza dei colpevoli».