Nella nostra provincia sono al momento 253 le aziende agricole, 7 i caseifici e 4 le cantine lesionate da terremoto o che hanno riportato danni alle strutture e alle scorte. “I danni, anche se non ancora del tutto quantificati in quanto non sono ancora arrivate tutte le segnalazioni e nemmeno le perizie giurate, ammontano ad oggi ad almeno 70 milioni di euro, senza comprendere le forme di Parmigiano-Reggiano”, spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura, Roberta Rivi, che questa mattina ha fatto il punto della situazione in Regione insieme ai colleghi delle altre province emiliane colpite dal sisma.

“Per poter essere accreditati e poter eventualmente accedere ai vari finanziamenti, gli agricoltori devono segnalare alla Provincia i danni subiti entro lunedì prossimo, 25 giugno”, aggiunge l’assessore Rivi sottolineando come “il comparto agricolo, che pure è stato pesantemente colpito dalle scosse di maggio, potrà contare non solo sui 2,5 miliardi previsti complessivamente per la ricostruzione dal Decreto Napolitano, ma anche sui 100 milioni che arriveranno dal Piano di sviluppo rurale 2013 della Regione, gestito dalle Province, attingendo dall’apposito capitolo delle calamità, rafforzato con risorse dello Stato e contributi di solidarietà delle altre Regioni”.

Intanto, in soccorso alle imprese agricole arriva anche un’intesa con le banche – di cui pure si è discusso questa mattina Regione – per abbattere il costo del denaro grazie all’intervento dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) e a un finanziamento di 5 milioni di euro da parte dello Stato.