La vicesindaco Silvia Giannini e la direttrice dell’Agenzia del territorio Gabriella Alemanno, hanno firmato oggi, nella Sala rossa Maurizio Cevenini di Palazzo d’Accursio, un Protocollo di intesa per l’aggiornamento e la regolarizzazione catastale degli immobili.

La collaborazione con l’Agenzia del territorio, come ha sottolineato la vicesindaco, mira a “distribuire in maniera più equa il carico fiscale dal momento che spesso le rendite catastali non riflettono il valore patrimoniale degli immobili”.

“La sperimentazione che il Comune di Bologna ha scelto di far con noi” aggiunge la direttrice Alemanno “è coraggiosa e lungimirante, anche se non troppo popolare”.

Il Protocollo persegue principalmente le seguenti finalità:

– aggiornamento e regolarizzazione catastale del patrimonio immobiliare;

– miglioramento della qualità dei dati e della fruibilità dei servizi catastali;

– conseguimento di obiettivi di equità fiscale da parte del Comune di Bologna;

– assicurare la collaborazione tra l’Agenzia ed il Comune di Bologna con particolare riferimento all’interscambio delle informazioni necessarie alla verifica puntuale dei classamenti al fine di ridurre significativamente le sperequazioni dell’attuale sistema, in vista della futura revisione del catasto;

Il Protocollo opera sulla base della normativa vigente e il Comune di Bologna segnalerà, previo sopralluogo o sulla base di altra documentazione probante, le unità immobiliari il cui classamento risulti palesemente incongruente rispetto a fabbricati similari e aventi medesime caratteristiche; segnalerà il corretto classamento degli immobili non dichiarati in catasto o il cui stato di fatto non sia più coerente con i classamenti catastali per intervenute variazioni edilizie, con particolare attenzione ai beni destinati ad attività produttive.

Si procederà inoltre all’accertamento degli immobili urbani segnalati dal Comune tramite le funzionalità messe a disposizione dall’Agenzia del Territorio sul “Portale per i Comuni”; alla verifica dell’effettivo stato delle unità immobiliari urbane censite nelle categorie F3 (unità in corso di costruzione) e F4 (unità in corso di definizione) e all’accertamento dei fabbricati “fotoidentificati” non dichiarati al catasto, segnalati dall’Ufficio come “non visualizzabili” o “non raggiungibili”.

Il Comune potrà richiedere, ai soggetti privati intestatari catastali, la presentazione all’ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio della planimetria catastale del relativo immobile.

Questo accordo rafforza la pluriennale collaborazione che ha permesso di conseguire, già nel corso dell’ultimo decennio, significativi risultati di perequazione fiscale. A Bologna, infatti, sono state modificate oltre il 50% delle rendite catastali relative alla categoria A/5 (abitazioni di tipo ultrapopolare) e il 6,2% di quelle censite come categoria A/4 (abitazioni di tipo popolare), con un sostanzioso recupero fiscale.