Non può che suscitare grande preoccupazione la rapina subita dalla farmacia Santa Caterina di Carpi, la seconda in pochi giorni dopo l’assalto armato alla farmacia di Albareto. Federfarma Modena, esprimendo innanzitutto la sua piena solidarietà ai colleghi vittime di questi avvenimenti, coglie l’occasione per richiamare l’attenzione su un problema che, come rivelano dati recenti, non è circoscritto solamente alla nostra provincia.

Secondo un’indagine dell’Ossif – il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine che riunisce sigle tra cui Federfarma, Confcommercio, Federdistribuzione, Assovalori e Poste Italiane – negli ultimi due anni le rapine ai danni delle farmacie sul territorio nazionale hanno superato quelle a banche ed uffici postali. Non solo: a fronte dell’aumento di episodi criminali che hanno coinvolto le farmacie (+5,1%), quelli a danno di banche e poste sono calate (rispettivamente -19,4 e -10,3%). Dati a cui si aggiunge l’indice di rischio per le attività prese in esame, che per le farmacie si attesta al 6,1, contro 4,1 per le banche e 3,6 per gli uffici postali.

“Preoccupa l’incidenza di questi episodi, e la sfrontatezza dei rapinatori che si sentono liberi di agire anche di giorno, in zone frequentate e spesso in presenza di clienti all’interno della farmacia – commenta Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena Da tempo come associazione abbiamo aperto degli importanti canali con le Forze dell’Ordine, promuovendo campagne e azioni con i nostri associati, e pur riconoscendo gli sforzi fatti dagli organi competenti i recenti avvenimenti mettono in evidenza la necessità di compiere un’ulteriore passo avanti dal punto di vista della prevenzione e del controllo del territorio.”

“La farmacia è un luogo in cui si erogano servizi ai cittadini, ed episodi del genere mettono a rischio anche la loro sicurezza. L’esperienza degli ultimi anni di Federfarma Modena ha mostrato che la prevenzione è possibile, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e il contatto diretto con le Forze dell’Ordine aumenta la sicurezza, ma nella maggior parte dei casi gli episodi criminali si sono semplicemente spostati verso i piccoli centri e le periferie. Il nostro auspicio è che, proseguendo per questa strada, si possa ridurre ulteriormente l’incidenza di questi episodi” Conclude Silvana Casale.