prosciutto_modena_dopDomani, 31 gennaio alle 10.00, gli undici prosciutti italiani certificati saranno protagonisti su Rai Uno a Occhio alla Spesa, nella trasmissione condotta da Alessandro di Pietro che informa e orienta i consumatori, da quest’anno inserita all’interno di Uno mattina. In studio Anna Anceschi, Direttore del Consorzio del Prosciutto di Modena, Fabio Viani, Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano, e Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita.

Anna Anceschi spiegherà ai telespettatori quanto l’unicità del Prosciutto di ModenaDOPderivi innanzitutto dal legame imprescindibile che questo prodotto ha con il territorio di produzione, che corrisponde alla fascia collinare della provincia di Modena, e comprende alcuni comuni delle province di Bologna e Reggio Emilia.

L’insieme dei fattori geografici, quali l’ambiente ed il particolare microclima, ed umani, cioè connessi alle particolari tecniche di lavorazione tramandate nel tempo di generazione in generazione, fanno si che il prosciutto di Modena sia un prodotto inimitabile e irriproducibile al di fuori di questo contesto.

 

Il Direttore del Consorzio del Prosciutto di Modena si soffermerà poi sulle fasi di produzione, partendo dall’allevamento e dalla alimentazione dei suini, passando per la macellazione, per arrivare fino al prodotto finito. Tutti i vari passaggi sono controllati da un organismo terzo ed indipendente, incaricato dal MIPAAF.Solo dopo questa attenta verifica su ogni singolo prosciutto ed una stagionatura minima di 14 mesi, viene impresso il marchio a fuoco che conferisce al Prosciutto di Modena la denominazione di origine protetta.

Il risultato è un prosciutto dall’aroma inconfondibile, dal sapore dolce ma deciso e soprattutto sano in quanto gli unici ingredienti utilizzati sono, oltre ovviamente alla coscia di suino, il sale ed il tempo.

Fabio Viani si soffermerà sugli ingredienti tipici del Prosciutto Toscano DOP come il pepe nero che già usato durante la salatura è quello che va ad influire sul sapore del prodotto con gli altri aromi utilizzati. La presenza del pepe sulla cotenna nasce da una tradizione contadina: veniva messo per tenere lontani gli insetti dalla carne. Comunque se durante il taglio del prosciutto il pepe esterno rimane sulla fetta darà un gusto ancora più marcato ed intenso.

 

Il Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano consiglierà anche degli abbinamenti in cucina consigliandoci delle preparazioni inusuali come una insalata con Prosciutto Toscano spinaci novelli e lenticchie o dei tagliolini con Prosciutto Toscano ed asparagi. L ‘importante è – raccomanda Viani –non cuocerlo eccessivamente. Anche se, comunque il miglior modo per mangiare il prosciutto toscano sia semplicemente tagliato, magari a mano, con pane senza sale.

 

IVSI – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani

L’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani opera dal 1985 con lo scopo di favorire la conoscenza dei salumi tipici e di diffondere una corretta informazione sui valori nutrizionali e sugli aspetti culturali, produttivi e gastronomici di questi prodotti.

Sul territorio nazionale l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha promosso pubblicazioni editoriali, ricerche di mercato, indagini scientifiche ed altre iniziative ed eventi rivolti ai mass media, opinion leader, comunità scientifica e al vasto pubblico dei consumatori. All’estero sono stati realizzati programmi di promozione dei salumi in Francia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone.

 

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