Avete presente quanto spendiamo in armi? Troppo! L’esborso di denaro pubblico per l’acquisto di armamenti è ingiustificata, ed è ancor più grave di fronte ad un sistema scolastico ed universitario in continuo peggioramento ed al quale sono state sottratte sempre maggiori risorse.

Negli ultimi 10 anni le iscrizioni all’università sono diminuite di 58.000 unità, come se fosse sparita l’intera “Statale” di Milano ma, di converso, sono aumentate le spese militari e si fa di tutto per tenere questo tema drammatico fuori dall’agenda della campagna elettorale.

Il denaro speso per l’acquisto di armamenti deve essere investito per riqualificare e migliorare il sistema universitario ed educativo di questo paese.

L’università e la ricerca sono risorse fondamentali per il nostro paese e rappresentano, a nostro parere, lo strumento principale per uscire dalla crisi.

Per queste ragioni Rivoluzione Civile è in campo per affermare il ruolo centrale che l’università e la ricerca hanno nella nostra società e per condannare la spesa di denaro pubblico per armamenti, contrari ad una politica di pace.

Rivoluzione Civile, forte anche del sostegno e della simpatia che ha riscosso in ampi settori del pacifismo italiano è l’unica forza in grado di condurre a testa alta una battaglia su questi temi.

Per questo ci troviamo tutti domani, 14 febbraio, ore 12.00 in p.zza Puntoni per condannare l’aumento delle spese militari avviato dal governo Berlusconi e continuato dal governo Monti con un flash mob che illustrerà, anche coreograficamente, le spese folli in armi ed i tagli al sistema di istruzione pubblico di questo paese. Invitiamo tutte le studentesse e gli studenti a prendervi parte e reclamare così maggiori diritti per il loro futuro.

(Rivoluzione Civile Bologna)