caselli_menaniPerplessità: è questa la reazione dell’Amministrazione Comunale di fronte all’ipotesi di realizzazione di un “dormitorio” o “centro d’accoglienza” che, a quanto si apprende dalla stampa locale, la Caritas starebbe per avanzare al Comune.

“Sino ad ora – è il commento del Sindaco Luca Caselli e dell’Assessore alla Sicurezza Gian Francesco Menani – la Caritas non ha avanzato nessuno proposta, ma l’ipotesi di ristrutturare un capannone industriale in zona Braida per adibirlo a centro d’accoglienza o a dormitorio per noi è irrealizzabile.

Per diversi motivi: innanzitutto l’edilizia industriale e l’edilizia residenziale rispondono a regole assolutamente diverse tra loro e ristrutturare un edificio comporterebbe un investimento tanto ingente da non rientrare nel bilancio comunale. Poi – proseguono Caselli e Menani – siamo dell’idea che dagli errori del passato si debba trarre insegnamento per il futuro e, costruire un dormitorio a maggior ragione in una zona già troppo colpita, soprattutto nel passato, da microcriminalità ed insicurezza come Braida, ci riporta alla mente tristi episodi di un recente passato che non vogliamo assolutamente si ripetano in futuro.

All’ex Campanella, ad esempio, ci furono vittime di un problema che nessuno voleva vedere e tantomeno affrontare, per non parlare, poi, del centro d’accoglienza allestito frettolosamente in piena emergenza immigrazione e che portò a tutti i problemi di sicurezza che tutti conosciamo e dai quali, faticosamente, stiamo cercando di uscire.

Un dormitorio o un centro d’accoglienza – aggiungono Sindaco e Vicesindaco – sarebbe abitato da persone socialmente deboli che, purtroppo, rischierebbe velocemente di trasformarsi in un nuovo ghetto attorno al quale sarebbe attirata tutta quella microcriminalità e quel disagio sociale che da tempo stiamo cerando di combattere: una situazione che non possiamo assolutamente permettere che si verifichi.

Purtroppo la situazione economica, non solo nel distretto ma in tutta la nazione ed in tutta Europa, è grave e le persone che necessitano di aiuto sono tante. Noi non ci siamo mai tirati indietro e non abbiamo intenzione di farlo in futuro: buona parte del bilancio comunale, come tutti quanti sanno, e dei nostri sforzi sono rivolti alle politiche sociali ed alle politiche abitative. Non riusciamo a dare risposte a tutti – concludono il Sindaco Luca Caselli ed il Vicesindaco Gian Francesco Menani – a causa dei limiti che proprio la crisi ci impone; siamo comunque aperti a qualsivoglia nuova idea che possa lenire la situazione di disagio vissuta da troppi concittadini e siamo disponibili al dialogo con la Caritas su questi temi, così come abbiamo sempre fatto; non possiamo, però, permettere di avvallare soluzioni che rischierebbero di trasformare un problema in un’emergenza sociale”.