medici_operazioneVentun trapianti in quindici giorni: 1 di cuore, 2 di polmone, 7 di rene e 11 di fegato. Una concentrazione di interventi mai registrata prima. Un risultato straordinario ottenuto al Policlinico di Sant’Orsola grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto tra l’altro patologi, infettivologi, radiologici, chirurghi, laboratori, centro trasfusionale, coordinatori infermieristici. Professionalità diverse che, grazie a un’organizzazione consolidata nel tempo, hanno reso possibile utilizzare appieno un’improvvisa disponibilità di potenziali donatori.

“Questi risultati – ha spiegato il direttore generale Sergio Venturi – sono possibili per tre motivi: per la grande competenza di tutto il personale del Policlinico, per la capacità di lavorare insieme e per la passione che anima chi lavora qui. Il chirurgo è importante, certo, ma senza i colleghi, gli specializzandi, gli infermieri, i tecnici di laboratorio, senza la loro dedizione e professionalità, non potremmo restituire la salute a tante persone come invece avviene ogni volta che realizziamo un trapianto”.

Dal 7 al 22 settembre sono stati segnalati in Emilia-Romagna 19 potenziali donatori, provenienti dalle Terapie intensive di Modena Baggiovara (4 donatori), Bologna Bellaria, Parma, Reggio Emilia e Ferrara (2 donatori per sede), Bologna Maggiore, Bologna Sant’Orsola, Rimini e Faenza (1 donatore per sede). Solo in due casi i familiari si sono opposti alla donazione: pur trattandosi di una base statistica troppo ridotta, una percentuale ben al di sotto della media regionale del 23% e nazionale che si attesta attorno al 30%. In un altro caso il programma di sicurezza regionale ha evidenziato inidoneità al prelievo. I restanti 16 potenziali donatori sono stati utilizzati.

 

Al Sant’Orsola, presso il blocco II del Padiglione 25, sono stati così realizzati:

– 1 trapianto di cuore, da donatore extra regione;

– 2 trapianti di polmone;

– 7 trapianti di rene di cui uno da vivente;

– 11 trapianti di fegato di cui uno split (lobo sinistro è stato trapiantato su un bambino a Bergamo

per un totale di 21 trapianti, cui si aggiungono 14 resezioni epatiche e una ricostruzione intestinale complessa in una giovane paziente extra regione in dialisi.

Otto trapiantati provenivano dalla provincia di Bologna, 8 dalle altre province dell’Emilia-Romagna mentre i restanti da fuori regione. Questo risultato straordinario, ottenuto con l’apertura 24 ore su 24 delle sale del Blocco operatorio di cardiochirurgico grazie alla disponibilità di tutti gli operatori coinvolti, è la migliore testimonianza di un sistema sanitario che funziona, riuscendo a garantire servizi tempestivi, non programmabili e di altissima qualità grazie a un lavoro di squadra capace di integrare strutture e professionalità diverse.

Grazie alla straordinaria disponibilità di donatori potenziali oltre ai 21 trapianti del Policlinico di Sant’Orsola sono stati realizzati altri 20 interventi in regione e fuori, in base a quanto previsto dalle norme sulle liste d’attesa. Gli altri interventi realizzati sono stati:

– 5 trapianti di rene a Parma;

– 4 trapianti di rene e 3 di fegato a Modena;

– un trapianto di fegato per sede a Napoli, Pisa e Bergamo;

– un trapianto di rene per sede a Reggio Calabria, Catania, Palermo, Roma e Genova.

 

LE STRUTTURE COINVOLTE

Il coordinamento di tutte le attività è stato garantito dal Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna che ha sede all’interno del Policlinico di Sant’Orsola. Il trasferimento degli organi prelevati è stato realizzato invece dal 118.

Le analisi preliminari necessarie sono state svolte, al Sant’Orsola, dal Laboratorio centralizzato e dai laboratori di Anatomia patologica e Microbiologia.

I pazienti trapiantati erano ricoverati nelle Unità operative di

• Nefrologia Stefoni

• Cardiologia Branzi

• Pneumologia Nava

o già nelle Unità operative poi coinvolte negli interventi chirurgici:

• Chirurgia generale e trapianti Pinna

• Cardiochirurgia adulti Di Bartolomeo

• Cardiochirurgia pediatrica Gargiulo

• Anestesiologia e rianimazione cardiologica Frascaroli

• Chirurgia toracica Stella (ff)

 

Tutti gli interventi sono stati realizzati nel Blocco operatorio Cardiochirurgia e trapianti dove le sale sono rimaste aperte per 197 ore grazie all’assistenza continua del Centro trasfusionale.

Al termine degli interventi i pazienti sono stati ricoverati nelle Unità operative di

• Anestesiologia e rianimazione Faenza

• Cardiologia Rapezzi

e potendo contare successivamente sulle diverse Medicine e in particolare sulla SSD Trapianto di fegato Sama, nonché sull’intervento dei Fisioterapisti e dei riabilitatori.