carabinieri_100Nell’ambito dell’attività di controllo all’autotrasporto ed in materia di rifiuti, i Carabinieri di Modena hanno denunciato a piede libero il titolare, il direttore tecnico e due operai autotrasportatori di un’impresa modenese impegnata nel settore delle demolizioni, poiché accusati del reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi in concorso. In particolare, le condotte illecite accertate e contestate alle quattro persone sono quelle di aver trasportato irregolarmente, e poi accantonato all’interno dell’azienda modenese, un camion carico di rifiuti contenenti amianto, provenienti dalla demolizione del tetto di un capannone del reggiano. Come previsto dalla normativa di settore, i rifiuti, nella fattispecie costituiti da circa 100 metri quadri di pannelli in eternit, avrebbero dovuto seguire tutt’altro percorso per tutt’altra destinazione, e cioè una discarica autorizzata nel comasco. Effettuando un mirato servizio di appostamento, i militari dell’Arma hanno però accertato che il camion con i rifiuti era rientrato in azienda anziché dirigersi verso Como.

Bloccati immediatamente i due trasportatori e l’attività aziendale, i Carabinieri hanno peraltro scoperto che il mezzo – uno “Scania 270” furgonato – aveva viaggiato senza la documentazione prevista per i rifiuti pericolosi, procedendo pertanto al sequestro del veicolo e del carico. Al momento, l’ipotesi più probabile in merito ai fatti è quella che l’azienda adottasse la condotta rilevata come espediente per risparmiare sui costi di trasporto in discarica. Difatti, accantonando a più riprese varie partite di amianto, per poi organizzare dei trasporti cumulativi verso la discarica, possono notevolmente abbattersi i costi di molteplici viaggi. Ma tutto ciò a discapito della sicurezza e della salute pubblica ed in violazione della ratio delle norme di tutela.

Com’è noto i materiali in eternit sprigionano la loro tossicità dopo la demolizione; proprio per questo la Legge ne dispone il trasporto immediato e per le vie più brevi in discarica, vietando tappe intermedie che non siano espressamente autorizzate. A maggior ragione se questi accantonamenti intermedi avvengono – come nel caso di specie – all’interno di un centro abitato. Nel frattempo, letti gli atti dei militari dell’Arma, la Procura della Repubblica di Modena ha già convalidato il sequestro, emesso un’informazione di garanzia per i denunciati ed attivato le procedure per lo smaltimento controllato dell’amianto.