L’amministrazione comunale di Carpi interviene per replicare alla nota inviata ieri dai sindacati e relativa alla proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti degli settori tecnici. L’ente locale sostiene di aver ritenuto di dare priorità e di non penalizzare le attività relative al disbrigo delle pratiche sul terremoto: ciò ha causato il ritardo di tre mesi nel pagamento ai dipendenti tecnici degli incentivi aggiuntivi relativi alle attività di progettazione. Il ritardo è stato comunicato alle organizzazioni sindacali, informando che le quote d’incentivazione ulteriore sarebbero state definitivamente pagate, anziché con lo stipendio di settembre, con gli stipendi di dicembre 2013 e gennaio 2014, così come si sta predisponendo.

I dipendenti dei settori tecnici del Comune non hanno subito dunque penalizzazioni dello stipendio. Come tutti gli altri dipendenti comunali hanno percepito regolarmente la retribuzione contrattuale dovuta, compresi gli incentivi annuali di produttività e gli incentivi previsti per il grande lavoro svolto durante il terremoto. L’accordo stipulato, che prevedeva come detto la liquidazione di questi ulteriori incentivi aggiuntivi nello stipendio di settembre 2013, era stato pattuito considerando la disponibilità dal mese di agosto del personale assunto con le procedure avviate a seguito del sisma del maggio 2012, che avrebbe consentito di distogliere nostro personale tecnico per redarre gli schemi complessi ed i conteggi di quantificazione degli incentivi da riconoscere ai dipendenti coinvolti nelle attività di progettazione. Il personale aggiuntivo proveniente dal Commissario per la ricostruzione post-terremoto non è invece ad oggi operativo per problemi che la struttura commissariale regionale ha avuto in merito alla procedura d’assunzione.