elisoccorsoTaglio del nastro, oggi 6 dicembre, per la nuova base per l’elisoccorso di Pavullo nel Frignano, presso l’Aeroporto Paolucci. La base è dotata di una nuova struttura di ricovero per l’equipaggio aeronautico, sanitario e del Soccorso Alpino, oltre che di tutte le attrezzature. Il servizio, gestito dal 118 dell’Azienda USL di Bologna, è l’unico in Regione a disporre di elicottero con verricello.

La base elisoccorso di Pavullo è collocata all’interno dell’Aeroporto Paolucci, che è stato rinnovato, di recente, nell’area di atterraggio e nell’impianto di illuminazione. Ciò consentirà alla attività di elisoccorso di operare in una struttura all’avanguardia per sicurezza ed efficienza.

La nuova base, nata dalla collaborazione fra Azienda Usl di Bologna, Enac, Comune di Pavullo nel Frignano e Aeroclub Pavullo, è stata inaugurata da Romano Canovi, Sindaco del Comune di Pavullo nel Frignano, Roberto Gianaroli, Presidente dell’Aero Club Pavullo, Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda Usl di Bologna, Carlo Lusenti e Gian Carlo Muzzarelli, rispettivamente Assessore alle Politiche per la Salute e Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia – Romagna.

Il 118 dell’Azienda USL di Bologna gestisce la base di elisoccorso di Pavullo nel Frignano per conto del Servizio Sanitario Regionale, in convenzione con il Soccorso Alpino Emilia Romagna (SAER). Grazie a questo accordo è stato possibile migliorare il coordinamento degli interventi di soccorso in montagna e in grotta, uniformando le procedure in tutto il territorio regionale e sviluppando una costante e progressiva integrazione tra personale del 118 e volontari del SAER.

Il personale che a turno opera nella base è composto da 48 operatori, tra medici e infermieri, provenienti dalle Aziende Sanitarie e Ospedaliere di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia e Ravenna, 17 tecnici di elisoccorso, 6 unità cinofile da valanga SAER, 6 piloti, 2 operatori di verricello.

Da gennaio a novembre 2013 l’elisoccorso ha effettuato 525 missioni, volando per 341 ore circa. Sono state soccorse 402 persone, 29 delle quali recuperate con il verricello. 35 gli interventi eseguiti in luoghi particolarmente difficili da raggiungere, con salvataggi realizzati utilizzando una particolare manovra di volo, l’hovering, che consiste nel mantenere l’elicottero in aria appoggiando sulla roccia un solo pattino. Il 45% delle persone soccorse presentava traumi, il 24% problemi cardiocircolatori, l’11% neurologici, il 5% respiratori.