Prime lezioni oggi, lunedì 16 dicembre, per gli alunni della scuola primaria statale Martiri per la Libertà di Budrione di Carpi, finalmente rientrati nelle loro classi dopo il sisma che aveva danneggiato l’edificio di via del Cappellano 1. Chiusa nel maggio del 2012 la scuola della frazione carpigiana (edificata nel 1948 e che da una ventina di anni accoglie pure i bambini della vicina frazione di Migliarina) è stata interessata da importanti lavori di messa in sicurezza (compiuti da due imprese diverse visto che la scorsa primavera si era dovuto aggiudicare di nuovo l’appalto). I bambini della frazione (le classi sono 5, centonove gli alunni, 10 gli insegnanti) hanno così potuto riprendere le lezioni lasciando le scuole primarie Saltini di via Magazzeno a Carpi, dove sono stati ospitati per l’intero anno scolastico passato e per la prima parte di quello in corso. Resi possibili grazie ai fondi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna i lavori (costati 210 mila euro) hanno previsto il rifacimento del solaio del sottotetto e del tetto, la eliminazione delle vecchie canne fumarie in amianto, il rafforzamento delle murature, compresa la palestra scolastica, di cui è stata rinforzata la copertura.

“Grazie all’attento lavoro dei nostri uffici tecnici – spiega l’assessore alle Politiche scolastiche Maria Cleofe Filippi – siamo riusciti a far fronte a diversi imprevisti e a garantire la messa in sicurezza dell’edificio. L’investimento fatto, che riconsegna alla comunità educante carpigiana anche l’ultimo edificio scolastico ancora chiuso dopo il sisma, ci dà la certezza che questa e tutte le scuole della città sono luoghi più che sicuri per i nostri figli. Ci tengo a ricordare che la scuola primaria di Budrione, pur essendo di frazione, si è contraddistinta nei decenni passati per una sua attività didattica molto propositiva e per tanti progetti socio-educativi all’avanguardia, realizzati grazie ad insegnanti partecipi e qualificati, tanto che diversi suoi alunni vengono qui dal capoluogo”.

 

GLI INTERVENTI EFFETTUATI A SEGUITO DEL SISMA DEL MAGGIO 2012

Gli interventi eseguiti sull’edificio che ospita la scuola elementare Martiri per la Libertà di Budrione hanno mirato a risolvere le principali vulnerabilità presenti nella struttura: in parte evidenziate dallo stesso sisma; in parte rilevate in fase di perizia redatta nelle more dell’urgenza post-sisma; in parte, infine, emerse solo a seguito delle prime demolizioni effettuate. In questa breve nota si riassumono i principali risultati ottenuti con le opere realizzate:

1. LA COPERTURA

La copertura era caratterizzata da 3 principali “criticità”: (i) la fragilità delle tavelline “sottotegola”, come è dimostrato dai danni subiti da diversi elementi, in occasione del sisma del 20-29 maggio; (ii) la fragilità dello sporto di gronda; (iii) il sottodimensionamento di una parte dell’orditura lignea, evidenziato anche da significative deformazioni che, in fase di smontaggio, sono risultate ancora più importanti di quanto si potesse ipotizzare.

La completa sostituzione del piano sotto-manto con pannelli in legno OSB, il rifacimento dello sporto di gronda con elementi “a vista”, peraltro meglio ispezionabili, la sostituzione degli elementi ammalorati e l’integrazione di quelli sottodimensionati, hanno consentito di risolvere le citate vulnerabilità e di ottenere un impalcato di copertura nel rispetto delle attuali norme sulla sicurezza delle costruzioni.

2. IL SOLAIO DI SOTTOTETTO

Il solaio di sottotetto era realizzato con travetti in laterizio, “tamponati” inferiormente da tavelline (tipo “Perret”) che fungevano da controsoffitto che, a seguito del sisma, non potevano più garantire le normali condizioni di sicurezza.

Dopo aver valutato diverse soluzioni per il consolidamento del solaio di sottotetto, si è giunti alla conclusione che la soluzione più appropriata fosse la sostituzione con un solaio leggero in legno e soletta collaborante in calcestruzzo leggero. Il nuovo solaio, realizzato con i criteri previsti per le nuove costruzioni, è concepito, peraltro, per essere intrinsecamente resistente anche al fuoco, rendendo non più necessaria la realizzazione di un controsoffitto di protezione, con conseguente più gradevole effetto estetico.

3. LE MURATURE

Oltre alla completa sostituzione delle murature presenti nel sottotetto, danneggiate, degradate e particolarmente pesanti, sono state riparate e rinforzate le murature che avevano subito dei danni e/o presentavano discontinuità e/o cavità, quale risultato delle chiusure strutturalmente inefficaci di aperture, canne fumarie, etc..

4. IL CORPO PALESTRA

Nella copertura della “zona palestra” è stato realizzato un collegamento travi-solaio con una soluzione in legno e acciaio che impedisce lo scorrimento e la conseguente possibilità di perdita di appoggio.

5. TRAMEZZI ED ELEMENTI/MASSE NON STRUTTURALI

Le pareti divisorie con “specchiatura” più ampia (in particolare quelli al primo piano, soggetti ad una più elevata azione sismica) hanno manifestato segni di scorrimento rispetto ai solai ed ai muri trasversali, con tendenza al ribaltamento. Con l’intervento, gli elementi più snelli sono stati collegati al sovrastante solaio con pannelli e travi in legno, limitando la possibilità di movimenti relativi e conseguente ribaltamento.

Con i lavori si è anche colta l’occasione per demolire pesanti e non più utili elementi non strutturali presenti nel sottotetto, quale ad esempio la vasca in laterizio e calcestruzzo in passato utilizzata per la raccolta dell’acqua.

Sono stati altresì rimossi gli elementi che contenevano amianto, emersi anch’essi nel corso delle demolizioni effettuate.

6. FINITURE E IMPIANTI

A completamento dell’intervento, è stata effettuata la tinteggiatura completa dei locali e sono stati ripristinati/revisionati gli impianti interessati dalle lavorazioni.