Giovanni_Battista_VenturiIl Rotary Club Reggio Emilia unitamente all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, col patrocinio del Comune di Reggio Emilia e della Biblioteca Panizzi, in occasione delle tradizionali celebrazioni promosse localmente per ricordare il 1° Tricolore, organizzano martedì 7 gennaio 2014 un convegno dedicato al ricordo dell’insigne fisico reggiano del XVIII secolo Giovanni Battista Venturi.

Giovanni Battista Venturi, noto per il contributo allo studio della meccanica dei fluidi che descrisse nel trattato “Ricerche sperimentali sul principio della trasmissione laterale entro i fluidi applicata alla spiegazione dei diversi fenomeni idraulici” (Parigi, 1797), fu professore di geometria e poi di fisica presso l’allora Università di Modena. Si distinse, inoltre, per gli studi di storia della scienza, fu, infatti, profondo e attento studioso di Galileo Galilei e di Leonardo da Vinci. A Parigi, tra il 1796 e il 1797, esaminò i codici di Leonardo da Vinci pubblicandone alcuni estratti nel saggio “Essai sur les ouvrages physico-mathématiques de Léonard de Vinci” (Parigi, 1797) e permettendo di porre in evidenza la componente scientifica e tecnologica dell’opera leonardesca.

La giornata dal titolo “Giovanni Battista Venturi e le sfide del pensiero scientifico”, ospitata nell’Aula Magna Manodori del complesso universitario Palazzo Dossetti (viale Allegri, 9) di Reggio Emilia, si aprirà alle ore 17.00, col saluto del Presidente del Rotary Club Reggio Emilia gen. Antonio Marturano e del Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo Oreste Andrisano, cui seguiranno gli indirizzi del Sindaco Vicario del Comune di Reggio Emilia Ugo Ferrari e del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini.

L’appuntamento, coordinato dal giornalista del Resto del Carlino di Reggio Emilia Davide Nitrosi, raccoglierà, poi, le testimonianze del prof. Giovanni Fracasso su “Giovanni Battista Venturi e la tradizione del pensiero scientifico italiano”, del direttore area Servizi alla persona del Comune di Reggio Emilia dott. Giordano Gasparini su “Il fondo Venturi della Biblioteca Gasparini”, cui seguirà la lectio magistralis sul pensiero scientifico e le sfide che attendono il cammino della ricerca proposta dal Direttore operativo del CERN di Ginevra prof. Sergio Bertolucci. Le conclusioni dell’incontro saranno tratte dal Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dott. Gian Luca Galletti.

“La presenza del Sottosegretario al MIUR – ha affermato il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – rende ancora più significativo il tributo che, nella giornata in cui si celebra l’anniversario della adozione del primo Tricolore, abbiamo voluto rendere in accordo col Rotary Club Reggio Emilia ad una delle figure scientifiche più illustri e brillanti che hanno retto la cattedra della nostra storica università. Personalità poliedrica e dotata di una solida preparazione, Giovanni Battista Venturi ha saputo trarre dalla sua inclinazione all’approfondimento culturale una passione per l’indagine scientifica, che gli ha consentito di lasciare alcuni importanti ed illuminanti trattati”.

“Il Rotary Club Reggio Emilia, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Nazionale della Bandiera, – ha dichiarato il Presidente gen. Antonio Marturano – prosegue nel percorso di valorizzazione delle personalità che hanno contributo alla crescita della nostra città e del Paese. Dopo Gasparo Scaruffi, ricordato lo scorso anno alla presenza del Ministro Saccomanni, quest’anno celebriamo Giovanni Battista Venturi, straordinario uomo di scienza, nato e vissuto nel nostro territorio a cui ha lasciato una importante eredità storica e culturale”.

La scelta di ricordare la figura del fisico Giovanni Battista Venturi, nell’ambito delle celebrazioni del Tricolore, assume particolare rilevanza in considerazione delle iniziative in programma per ricordare Leonardo da Vinci e per il 150° anniversario della fondazione della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, scrigno di preziose opere, tra cui quelle dello stesso Venturi. Grazie a Venturi ed alla sua passione per i libri, la Biblioteca Panizzi può vantare di custodire il prezioso manoscritto autografo “De Prospectiva Pingendi” di Piero Della Francesca, emblema del Rinascimento italiano.

Giovanni Battista Venturi (1746 – 1822)

Nasce a Bibbiano (RE) nel 1746 e muore a Reggio nell’Emilia nel 1822. Discepolo di Lazzaro Spallanzani, viene ordinato sacerdote nel 1769, anno in cui viene chiamato ad insegnare Logica nel seminario di Reggio Emilia. Nel 1774 si trasferisce ad insegnare Geometria all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove dal 1776 insegna poi Fisica. Nel 1796 è a Parigi, dove redige la sua opera più importante “Ricerche sperimentali sul principio della trasmissione laterale entro i fluidi applicata alla spiegazione dei diversi fenomeni idraulici”. Sempre a Parigi, dove si trattiene fino al 1797, Venturi esamina i codici di Leonardo da Vinci, pubblicandone alcuni estratti nel saggio “Essai sur les ouvrages physicomathématiques de Léonard de Vinci” (Paris, 1797), nel quale per primo mette in evidenza la componente scientifica e tecnologica dell’opera leonardesca. Lavora anche agli scritti di Galileo Galilei. Importante è il suo contributo allo studio della meccanica dei fluidi con la descrizione di quello che viene chiamato effetto Venturi, che descrive il legame tra velocità e pressione di un fluido in un condotto. Applicazione di tale effetto è il cosiddetto tubo di Venturi, che si impiega per la misura della velocità di un fluido in un condotto. Muore a Reggio Emilia nel 1822.

Il Fondo Venturi della Biblioteca Panizzi

Giambattista Venturi (Bibbiano 1746-Reggio Emilia 1822), abate, intellettuale ed ingegnere legato alla corte estense, ma soprattutto scienziato e storico della scienza, fu attore e testimone privilegiato degli anni a cavallo tra Rivoluzione Francese e la Restaurazione. Ad ottant’anni dall’acquisizione del Fondo Venturi da parte della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, ne viene pubblicato, a cura di Roberto Marcuccio, il catalogo scientifico come n. 44 della Collana ERBA della Soprintendenza per i beni librari e documentari. In lunghi anni di lavoro produsse e raccolse un’ingente quantità di materiale: oltre 22.000 volumi, le collezioni di stampe, dipinti e minerali, i manoscritti e i carteggi. Alla sua morte le carte hanno subito un inevitabile processo di dispersione: non pochi fra i più preziosi libri e manoscritti furono ceduti dagli eredi, e sono giunti attraverso le strade più diverse in collezioni sia pubbliche (Biblioteca Estense di Modena, Archivio di Stato di Reggio Emilia) che private. Solo nel 1921 la Biblioteca municipale di Reggio Emilia ha acquisito il materiale superstite, che ebbe il suo primo inventario ad opera di Virginio Mazzelli, direttore della Biblioteca. Dopo altri parziali interventi di descrizione si è giunti all’attuale catalogazione pubblicata in questo volume, che presenta sia le schede descrittive di tutti i manoscritti e i documenti di natura archivistica contenuti nel fondo Venturi, sia la corrispondenza, confluita in una base dati parallela che ospita i dati relativi a tutti i carteggi manoscritti conservati presso la Biblioteca Panizzi.