alunni_scuolaIl Distretto di Pavullo, affronta il fenomeno della dispersione scolastica coniugando esperienze di cittadinanza attiva e percorsi formativi. E lo fa puntando sui giovani volontari, valorizzando lo scambio di esperienze tra pari da cui può arrivare la motivazionale a non lasciarsi andare alla condizione di Neet, un acronimo che individua chi, soprattutto giovani, non è impegnato nel ricevere un’istruzione o una formazione, non ha un impiego, né è impegnati in altre attività. Il progetto, ha riscosso apprezzamento a livello regionale ed è stato citato con grande evidenza nella newsletter dell’assessorato regionale al progetto giovani, per la soddisfazione dell’Assessore alle politiche sociali e scolastiche del Comune di Pavullo nel Frignano, Milena Chiodi. Alessandra Chiappelli, coordinatrice delle iniziative per la prevenzione del disagio nell’Ufficio di Piano dell’Unione dei Comuni del Frignano, spiega le linee guida degli interventi. “Vivere in montagna per un giovane non è semplice – dice – e sono i ragazzi stessi a dircelo. Il principale problema è l’isolamento: è un territorio vasto e totalmente montano e spostarsi per raggiungere Pavullo, polo aggregativo del distretto, non è facile. Se a ciò si aggiunge in alcuni casi una demotivazione allo studio, la situazione di disagio si aggrava fino a sfociare in un disimpegno personale e sociale che rende alcuni giovani dei potenziali Neet. Per questo nasce il progetto “Azioni in rete per il contrasto del fenomeno dei Neet e per la promozione della cittadinanza attiva”, che ha unito scuole, Comuni, Csv, Ausl e associazioni, per favorire il benessere dei giovani con azioni di promozione e con percorsi di sostegno al successo scolastico e formativo. Fulcro dell’iniziativa, sono i peer educator, giovani che, con la supervisione di una psicologa, si impegnano a sostegno di loro coetanei colpiti da provvedimenti disciplinari sensibilizzandoli a impegnarsi in attività di volontariato. In questi mesi, il progetto è così diventato parte integrante delle attività promosse dall’Unione dei Comuni del Frignano per le politiche giovanili e si sta ulteriormente evolvendo. È al via, infatti, una seconda fase, rivolta a ragazzi a forte rischio di insuccesso scolastico, con l’attivazione di percorsi di orientamento e rimotivazione a cura di giovani tutor. Nel concreto i tutor, ragazzi dai 18 ai 25 anni individuati dalle scuole, daranno il loro sostegno per lo svolgimento dei compiti in orario scolastico, sperimenteranno modalità di didattica inclusiva e affiancheranno i ragazzi problematici in attività pomeridiane extra-scolastiche”. Il percorso del Distretto di Pavullo, è inserito nel più ampio progetto dalla Provincia di Modena e ha ricevuto i finanziamenti della Legge Regionale 14.