ScaramuzzinoVerrà presentato giovedì prossimo, 13 marzo, a partire dalle ore 20,45 presso la sala G.P.Biasin di Sassuolo, il libro “Le storie di unsolomondo”, di Sara Faieta edizioni Ediesse. Si tratta di una raccolta di 28 racconti sugli immigrati in Italia ma anche su alcune esperienze di italiani all’estero, pubblicate quasi tutte sul quindicinale “Unsolomondo” del Centro Lavoratori Stranieri Cgil di Modena.

Nel volume, oltre alle storie degli intervistati, vengono narrate vicende vissute in prima persona dall’autrice e recuperate da un passato lontano e più recente. L’opera nasce dall’esigenza di dare una voce ed un volto all’altro, allo straniero, per colmare la distanza tra le persone favorendo l’incontro, poiché il pregiudizio e la paura spesso nascono dalla scarsa conoscenza di realtà considerate troppo lontane dalle nostre.

La presentazione di “Le strorie di unsolomondo” è promossa dall’Associazione Terra, Pace e Libertà, in collaborazioen con “World”, Circolo Culturale Artemisia, Agim, e con il patrocinio del Comune di Sassuolo.

A partire dalle ore 20,45 di giovedì 13 marzo in sala Biasin, l’autrice dialogherà con la giornalista Claudia Fortini e la presentazione sarà arricchita dagli interventi di Ciro Spagnulo, del Centro lavoratori Stranieri della Cgil di Modena, responsabile della rivista “Unsolomondo”, e Mohcine El Arrag, della Fp Cgil di Modena, collaboratore della rivista.

Nel corso della serata si alterneranno letture e musiche eseguite, a sorpresa, da Fausto Landi (chitarra) e Pasquale Caporusso (voce).

La presentazione del libro rappresenta la prima di una serie di iniziative che coinvolgeranno l’intero distretto ceramico. Il prossimo appuntamento si terrà a Castellarano, presso l’oratorio Don Bosco in via Chiaviche 1/C, venerdì 21 marzo a partire dalle ore 20,30, dove sarà di scena il monologo “Dentro gli spari – Una storia di Mafia”.

Il monologo, liberamente tratto da “Io dentro gli spari” di Silvana Gandolfi, con le scene di Maurizio Mastorchio, la drammaturgia e regia di Giorgio Scaramuzzino, è ispirato alla storia vera di un ragazzo che assiste all’omicidio del proprio padre e del nonno ad opera della mafia. Un racconto vibrante con un giovane protagonista che, suo malgrado, vive all’interno di una comunità contaminata da un male che sembra incurabile. Con grande coraggio il ragazzo riuscirà ad opporsi alla difficile situazione. La produzione è del Teatro dell’Archivolto.