Alessandra-Amoroso-DalliniGiornata intensa quella di ieri per una delle artiste attualmente più amate dagli adolescenti, anche se, grazie soprattutto alla maturità dell’ultimo lavoro discografico (con le prestigiose presenze di Tiziano e Biagio) il target può essersi leggermente alzato.

Alessandra Amoroso, dopo avere passato la mattinata a Radio Bruno a Carpi, dopo essersi concessa alle domande dei giornalisti nel primo pomeriggio, ha concluso la giornata promozionale emiliano/romagnola con un incontro coi fans alla Feltrinelli di Casalecchio. Dopo una fugace visione alla location e leggermente spaventata dall’ampiezza dell’Unipol Arena che ospiterà il suo concerto il prossimo 5 Aprile, Alessandra si è piacevolmente intrattenuta con la stampa parlando di lei, ma soprattutto del suo disco “Amore puro” che lei stessa definisce un disco “di crescita” un disco in transito verso la maturità Artistica. Talmente umile che nemmeno si definisce una cantante “le cantanti vere sono altre: Fiorella, Laura, Elisa… io sono ancora agli inizi, ci sto provando, sto sperimentando” detto da una ragazza di ventotto anni che riempie i Palasport, in ambito artistico, non è roba da poco.

Racconta che i pezzi dell’album, prodotto artisticamente da Tiziano Ferro, le sono serviti per trovare nuove tonalità della sua voce che manco sospettava di avere. “Io prima cantavo sempre con note altissime, in questo disco Tiziano mi ha fatto scoprire le note basse, più soul, ed ho scoperto che si può comunicare anche sussurrando e non solo strillando”.

D: “Come è nata la collaborazione con Tiziano, lo hai cercato tu o ti ha cercata lui?”

R: “Mi ha cercata lui… tanta roba (ride). Al primo incontro abbiamo parlato di cucina, una volta stabilito come si fa una carbonara, mi ha fatto ascoltare due canzoni che erano già pronte “Amore puro” e “L’hai dedicato a me”. Subito mi sono innamorata di quelle melodie e sulla base delle quali poi via via ha preso corpo tutto il disco”

D: “…dove per la prima volta ti cimenti anche come autrice”

R: “Sì è stato sempre Tiziano a spingermi, In fondo io ho sempre scritto da ragazzina, hai presente quei diari che poi tutti mi sgamavano? Avevo qualche problema scrivevo scrivevo, poi magari buttavo via i fogli, ma intanto scrivevo. E così questa volta ho scritto il testo di “Da casa mia” che racconta di quando me ne sono andata da casa, e che emotivamente mi coinvolge molto”

D: “C’è anche una canzone di e con Biagio”

R: “Si è stato grazie a Michele Canova (già produttore di Ferro e di Antonacci) che mi ha portato il nastrino con “Non devi perdermi”, io l’ho cantata, e gli ho consegnato la registrazione che lui poi avrebbe dovuto fare ascoltare a Biagio. Grandissima la sorpresa quando Michele mi ha riportato il nastro, dove oltre alla mia voce c’era anche quella di Biagio.

D: “Sempre in tema di duetti, ti ha voluta la Mannoia nel suo disco tributo a Lucio Dalla. Avresti preferito partecipare ad un pezzo più popolare piuttosto che a “Sera dei Miracoli” ?

R: “Mi ha telefonato Fiorella e mi ha detto subito che lei si era immaginata la mia voce su quel pezzo, e io ho accettato di buongrado, anche io la vedo adatta a me”

D: “Ultimamente ad alcune Artiste giovani come te viene proposto il ruolo di giudice in qualche talent show tu lo faresti?”

R: “Francamente ancora non ho metabolizzato del tutto la mia uscita da Amici, quindi giudicare, nel senso di stabilire le sorti di un concorrente non lo farei mai. Come coach o direttore artistico che dispensa consigli “superpartes” se ne potrebbe anche parlare.

D: “Sanremo, non lo hai mai fatto, sei tu che non hai voluto lui o lui che non vuole te?”

R: “No, nessuna delle due ipotesi. Diciamo che non sono coincisi i tempi, quest’anno poi ero concentrata molto sul tour che, dopo le 2 anteprime di quest’inverno toccherà 14 città italiane, e che appunto il 5 Aprile arriverà in questo palasport così grande…”

In bocca al lupo Alessandra, conserva il cuore puro che hai.

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