IlSorrisoDeiRibelliMartedì 15 aprile alle ore 21.15 alla Casa del Volontariato di viale Peruzzi 22 a Carpi nuovo appuntamento con il ciclo Ne vale la pena curato dell’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Carpi e del locale Comitato per la memoria, da Radio Bruno, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, CNA, ANIOC, Rock no War e Libreria Mondadori.

Enrico Ferri presenterà in questa occasione il suo libro Il sorriso dei ribelli (Giuntina editore). Dialogheranno con l’autore Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto Storico di Modena, e Pierluigi Senatore, capo-redattore centrale di Radio Bruno. Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto integralmente a un laboratorio destinato ai ragazzi disabili nel centro sportivo di San Felice sul Panaro.

 

Modena, settembre 1943. Una rete di soccorso opera a favore dei soldati alleati fuggiti dal campo di concentramento istituito alle porte della città, da quello di Fossoli e da altri del territorio. A Nonantola sono presenti settanta ragazzi ebrei con i loro accompagnatori: sono i “Ragazzi di Villa Emma”, che la rete contribuisce a mettere in salvo prima ancora che il nazifascismo perseguiti tutti gli ebrei italiani. In questa organizzazione sono attivi uomini del Partito Comunista Italiano, del Partito d’Azione, socialisti, democratici cristiani, ebrei, sacerdoti. Fra questi spicca don Elio Monari. I suoi contatti con i parroci della zona, con i direttori di case di cura o con semplici cittadini gli permettono di tessere o collegare le fittissime maglie di una solidarietà clandestina che si estende dalla montagna alla bassa pianura. Tra i suoi collaboratori ci sono Arturo Anderlini e Alfonso Paltrinieri (fucilati nel febbraio 1944), Odoardo Focherini (deportato e morto ad Hersbruck), don Dante Sala, don Benedetto Richeldi, don Arrigo Beccari, il dottor Giuseppe Moreali (tutti Giusti fra le Nazioni), Goffredo Pacifici e Fortunato Uzzielli (ebrei), e tantissimi uomini e donne di tutte le condizioni sociali. Il volume racconta le loro storie e soprattutto quella di don Monari, capace di svolgere una mole impressionante di azioni rischiose col sorriso sulle labbra. Il sorriso di un ribelle. Fucilato come tale a Firenze nel luglio 1944.

 

Enrico Ferri, insegnante al Venturi di Modena con la passione per la scrittura e la storia del nostro territorio, racconta: «Il libro nasce da quindici anni di ricerche. Nel 1997 la figlia di Odoardo Focherini, Olga, mi aveva contattato dicendo che le sarebbe tanto piaciuto fare un libro sul padre, purché non fosse una biografia. Lui infatti lavorava con molte persone». Frutto di una minuziosa attività di studi e ricerche, uno dei temi più interessanti del libro è la rete di soccorso agli ebrei perseguitati, con gli uomini che ne hanno fatto parte: da Focherini, giornalista laico da poco divenuto beato, a don Elio Monari, figura centrale della catena di solidarietà grazie a cui sono sopravvissute molte persone. «Una rete che si estendeva da Montefiorino a Finale Emilia – spiega Ferri – dove rientra a pieno titolo anche Maria Marchesi, la moglie di Focherini. È stata una vedova di sette figli, conosceva il piano del marito e l’ha aiutato. Non è inserita tra i Giusti “ufficiali”, ma di fatto lo è stata».