berselli_edmondoIdee vive di un pensiero vivo. Da condividere e fare circolare. Strumenti “ottici” oltre che linguistici per gettare sguardi diversi che aprano sprazzi originali nella lettura della realtà in cui siamo immersi, tra costume, media, economia, politica. Tutto il contrario di una intenzione commemorativa e men che meno celebrativa. È la prima regola che guida, ancora una volta, l’organizzazione degli appuntamenti della serie “Quel gran genio del mio amico” che Modena, la sua città, dedica a Edmondo Berselli, giornalista e intellettuale scomparso l’11 aprile del 2010.

Sono due, quest’anno, gli appuntamenti aperti a tutti in programma per iniziativa del Comitato “Amici di Edmondo Berselli” in collaborazione con il Comune e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Il primo si svolge giovedì 17 aprile alle 18 al Mef, il Museo Enzo Ferrari di Modena, in via Paolo Ferrari 85. Si presenta “Quel gran pezzo dell’Italia”, programma televisivo in sei puntate realizzato con le idee di Edmondo Berselli, che andrà in onda su Rai 3 a partire dall’8 maggio. Ospite sarà Andrea Vianello, direttore di Rai 3, con gli autori Marzia Barbieri Berselli, Riccardo Bocca, Romano Frassa e Andrea Quartarone. Seguirà la proiezione in anteprima nazionale della puntata intitolata “Venerati maestri”.

Lunedì 12 maggio, sempre alle 18, ma al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo (in via San Carlo 5 a Modena) è in programma la presentazione del portale web con l’archivio completo delle opere di Edmondo Berselli. Nell’occasione, moderati da Michele Smargiassi, giornalista del quotidiano “La Repubblica”, interverranno Andrea Angiolini direttore editoriale del Mulino, Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa e Bruno Manfellotto, direttore del settimanale “L’Espresso”.

“Ci è sembrato bello – spiega Marzia Barbieri Berselli –, e di questo ringraziamo la Rai, riservare a Modena il privilegio dell’anteprima nazionale di una puntata del programma che presto sarà trasmesso in tutta Italia dalla terza rete. Quando ne ho parlato la prima volta con Andrea Vianello, abbiamo avuto subito ben chiara l’idea di realizzare una trasmissione che provasse a raccontare questo paese guardandolo un po’ con gli occhi di Edmondo”.

Dice già tutto, in proposito, la sequenza di titoli e sottotitoli che compare nella sigla del programma: “Quel gran pezzo dell’Italia, era già tutto scritto ma ci eravamo distratti (con le idee di Edmondo Berselli)”. Il punto di partenza sono i suoi scritti e le sue folgoranti intuizioni. Da qui, dalla lucidità cioè con cui Berselli ha fotografato in corsa le trasformazioni sociali, politiche e di costume dell’Italia postbellica, prendono il largo sei puntate per ricordarci chi siamo stati, come siamo diventati, e come potremmo trasformarci negli anni futuri. Il tutto all’insegna del disincanto, dell’ironia e della leggerezza. La cifra, appunto, del lavoro di Edmondo Berselli.

Un lavoro che continua a essere fertile e fecondo. Non passa giorno senza che qualche analista, giornalista, critico o politico, non si ritrovi a citarlo o a invocarne l’acutezza e originalità di visione, per non dire delle tesi di laurea che si discutono in tante Università. Ragione, questa, che ha guidato alla creazione dell’archivio on line che sarà presentato al San Carlo il 12 maggio, e che mira a raccogliere e tenere insieme tutto il suo lavoro intellettuale per metterlo a disposizione di chi voglia rivederlo e confrontarsi, tra scritti, interviste audio, programmi tv. “Il pensiero di Edmondo – spiega Marzia Barbieri Berselli – è vivo e attuale. E a maggior ragione deve essere a disposizione e a libera consultazione attraverso un sito molto dinamico”.

“Quel gran genio del mio amico”, è un’iniziativa del Comitato “Amici di Edmondo Berselli” con il patrocinio del Comune di Modena e della Regione Emilia-Romagna. Promotori: Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Collegio San Carlo e Camera di Commercio di Modena, con il sostegno della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Conad, e Banco San Geminiano e San Prospero.