Tre milioni e mezzo di cassa integrazione ordinaria, 11,5 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria, 11,5 milioni di ore di cassa integrazione in deroga: sono questi i numeri che ci dicono qual’è la dimensione della crisi nella nostra regione.

Se, rispetto al 2013, si riscontra un calo del ricorso alla cassa integrazione ordinaria, assistiamo però ad un notevole incremento della speciale e della deroga, che rappresentano la strutturalità di una crisi che non segna una inversione di tendenza. Infatti, nel primo trimestre del 2014, si registrano 9 milioni di ore di cassa utilizzate in più rispetto allo stesso periodo del 2013.

Per questa ragione, oltre a rilanciare gli investimenti e a riformare gli ammortizzatori, è inderogabile il finanziamento degli ammortizzatori in deroga da parte del governo.

Di fronte a questi numeri nessuno si può permettere di tergiversare: va garantita la tutela sociale di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori della nostra regione e centinaia di migliaia nel paese.

I presidi davanti alle prefetture, decisi unitariamente da Cgil Cisl Uil per il prossimo 18 Aprile, hanno l’obiettivo di ottenere immediatamente la copertura finanziaria degli ammortizzatori in deroga per dare una prima risposta a chi è senza reddito a causa delle sospensioni dal lavoro.

(Antonio Mattioli, Responsabile Politiche contrattuali Segreteria Cgil Emilia Romagna)