Due i libri che saranno al centro dell’incontro di domani sera alle ore 20.45 presso la Sala dei Grassoni della Rocca di Vignola: “Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti” e “Quattro Sberle Benedette”. Martedì 6 maggio, infatti, arriva Andrea Vitali; un appuntamento da non perdere con uno degli scrittori italiani più seguiti.
“Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti” è ambientato sul Lago di Como, nell’adorata Bellano. Siamo nel 1915 e Geremia, docile ragazzone che in trentadue anni non ha mai dato un problema, sembra aver perso la testa. Ha conosciuto una donna, dice, e se non potrà sposarla si butterà nel lago. L’oggetto del suo desiderio è Giovenca Ficcadenti, di cui niente si sa eccetto che è bellissima e che insieme alla sorella Zemia sta per inaugurare una merceria. Il che basta, nella piccola comunità, a suscitare un putiferio di chiacchiere e sospetti. Spetterà al prevosto indagare sulla rispettabilità della donna.
“Quattro Sberle Maledette” in quel fine ottobre del 1929, sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l’enigma, perché uno predice una cosa e l’altro l’esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efisio Mannu, sardo, e l’appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l’un l’altro. E forse c’è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l’anno prima. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri-
Andrea Vitali è nato e cresciuto a Bellano, sulla sponda orientale (quella “lecchese”) del lago di Como. Dopo aver frequentato il liceo, nel 1982 si laurea in Medicina all’Università Statale di Milano. In campo letterario esordisce nel 1990 con il romanzo breve “Il procuratore”, ma il vero successo giunge nel 2003 con “Una finestra vistalago”, romanzo corale e polifonico la cui storia copre cinquant’anni di vita paesana. L’immaginario narrativo di Vitali si colloca sulle sponde del lago e racconta una provincia fatta di personaggi comuni e nel contempo esemplari, sulla scia di scrittori come Mario Soldati e Piero Chiara. Nel 2006 Andrea Vitali ha vinto il Premio Bancarella con il romanzo “La figlia del Podestà” e, nel 2009, è stato tra i finalisti sia al Premio Strega sia al Premio Campiello. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.

Incontro promosso da Libreria dei Contrari.  Conduce Pierluigi Senatore, caporedattore centrale Radio Bruno
Incontro a ingresso libero.