anziani“Lo stress da malattia o eventi naturali nell’anziano tra resilienza e fragilità” sarà il tema affrontato nel corso di un convegno promosso dal Dipartimento Integrato di Medicina, Endocrinologia, Metabolismo e Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena.

L’appuntamento, che si terrà sabato 10 maggio 2014 alle ore 8.30 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” – DIEF (Via Vignolese, 905) a Modena, nasce dalla necessità di presentare i risultati dello studio “Safety and Efficacy of Exercise for epression in Seniors – SEEDS”, promosso dall’Unità Ospedaliera di Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena e l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna, Dipartimento di Psichiatria e Dipartimento di Cure Primarie con finanziamento della Regione Emilia Romagna.

L’incontro, che sarà aperto dai saluti del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Paolo Frigio Nichelli e dal Direttore dell’AUSL di Modena dott.ssa Mariella Martini, sarà un momento di confronto tra numerosi esperti del settore sulla presenza di depressione nell’anziano che è associata ad un aumento di mortalità e a un peggioramento della prognosi per malattie fisiche associate, soprattutto di tipo cardiovascolare.

Uno dei meccanismi patogenetici maggiormente indagati dallo studio è la disregolazione dell’attività del sistema nervoso autonom: elemento comune riscontrato sia tra pazienti affetti da depressione che da malattie cardiovascolari è la riduzione dell’Heart Rate Variability – HRV ovvero la naturale variabilità della frequenza cardiaca.

“I risultati dello studio – afferma il Direttore U.O. Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dott. Marco Bertolotti – sono promettenti perché la riduzione della disregolazione del sistema nervoso autonomo potrebbe rappresentare un possibile meccanismo di azione dell’efficacia d’azione dell’esercizio fisico in senso antidepressivo in misura maggiore rispetto al solo intervento farmacologico”.

Il tema affrontato è anche la chiave di lettura per capire come l’anziano reagisca ad eventi stressanti e perché alcuni sviluppano una resilienza, ovvero un adattamento, ed altri ancora vanno invece incontro ad una condizione di fragilità. Ciò rappresenta l’occasione per presentare il modello di gestione delle problematiche degli anziani, grazie al contributo integrato della geriatria, della medicina generale e soprattutto della psicologia durante eventi quali il terremoto del 2012 che ha colpito in particolare l’Area Nord della Provincia di Modena.

“L’argomento è di grande attualità e di grande interesse scientifico – prosegue il Direttore U.O. Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dott. Marco Bertolotti -, soprattutto per indirizzare future linee di ricerca in virtù del Programma Europeo Horizon 2020 e sarà supportato dalla partecipazione di relatori internazionali, di grande esperienza sia nell’ambito della depressione sia nell’ambito delle reazioni allo stress di questa fascia di popolazione che determina oggi il maggior consumo delle risorse sanitarie e sulla quale le organizzazioni sanitarie hanno già avviato da tempo una riflessione in termini di prevenzione di patologie croniche e disabilità, modelli di cura e assistenza”.

Tra i relatori, che si intervalleranno in due sessioni di lavoro, il dott. George Alexopoulos del New York Presbiterian Hospital- Cornell University USA, il prof. Mario Amore della Clinica Psichiatrica dell’Università degli studi di Genova, il dott. Luigi Bagnoli medico di medicina generale della AUSL di Bologna, il prof. Martino Belvedere Murri della Clinica Psichiatrica dell’Università degli studi di Genova, il dott. Marco Bertolotti Direttore U.O. Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la dott.ssa Elisa Bergonzini di Psicologia Clinica della AUSL di Modena, la prof.ssa Rabih Chattat del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Bologna, il dott. Luc Pieter De Vreese del Programma Aziendale Demenze dell’AUSL di Modena, il dott. Andrea Fabbo Responsabile del Programma Aziendale Demenze dell’AUSL Modena e Presidente della Associazione Italiana di Psicogeriatria della Regione Emilia Romagna, il dott. Yori Gidron della Behavioral Medicine della Free University Brussels – VUB- Belgio, la dott.ssa Barbara Manni del Centro Disturbi Cognitivi del Distretto di Modena dell’AUSL di Modena, la dott.ssa Chiara Mussi della U.O. di Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il dott. Mirco Neri della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il dott. Giulio Toni dell’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale di Carpi dell’ AUSL Modena, il prof. Alessandro Piras del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, la dott.ssa Marina Turci del Centro Disturbi Cognitivi, Distretti di Mirandola e Carpi dell’AUSL di Modena e la dott.ssa Stamatula Zanetidou Psichiatria presso il Servizio di consulenza per la medicina generale dell’AUSL di Bologna.

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