topconUn innovativo polo tecnologico nella cittadina modenese di Concordia sulla Secchia, realtà colpita dal terremoto. Oggi, in via Per Vallalta 1, è stata posata la prima pietra simbolica che dà l’inizio ai lavori per la realizzazione di un progetto che prevede a regime 500 posti di lavoro, in prevalenza per tecnici e laureati in un’area di 127 mila mq con 33 mila mq di edifici, per un investimento globale di circa 60 milioni di euro.
Si tratta del rafforzamento di un’azienda già presente nel territorio del terremoto, la Topcon Positioning System, multinazionale con sede in Giappone (consociata Toshiba) leader nel settore delle apparecchiature elettroniche per il posizionamento con 720 milioni di fatturato e 3.900 dipendenti.
Decolla così un progetto che porta investimenti, occupazione qualificata e giovane, contenuti di ricerca e ricadute positive sulle principali filiere produttive locali, regionali ed oltre.
Un progetto di grande importanza in un Comune colpito dal terremoto e che si inserisce nel solco del nuovo Piano regionale delle attività produttive, tra politiche per l’innovazione e per l’attrattività territoriale. L’avvio del progetto è stato preceduto da un protocollo siglato con l’assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna in data 12 ottobre 2012. Il protocollo anticipa in forma embrionale l’idea dei contratti di insediamento e sviluppo della proposta di legge della Giunta per la promozione degli investimenti (attrattività). Nel protocollo sono racchiuse le intenzioni dell’azienda e le possibilità di collaborazione con la rete regionale per l’alta tecnologia (Aster, laboratori, tecnopoli, ivi compreso il nuovo tecnopolo biomedicale di Mirandola). La domanda di Topcon Infomobility sul bando regionale ‘Ricerca, innovazione e crescita’ per un cofinanziamento di ricerca è stata accolta, per un contributo di 505.575 euro.
L’intervento viene realizzato da due società partecipate di Topcon: Topcon Infomobility (hardware) e Topcon Tierra (software). Sono previsti tre step: una nuova sede di Infomobility e spostamento in loco di aziende e dipartimenti dislocati fuori dall’Emilia-Romagna (laboratori e campi prova); un villaggio per Pmi e Campus per atenei, centri di ricerca e incubatori; capannoni, albergo e area verde.

La ricerca nelle aree del sisma
Fin dai primi giorni del dopo sisma abbiamo la Regione ha chiesto al Governo un fondo per il sostegno alla ricerca industriale: nel decreto 74/2012 sono stati stanziati 50 milioni, impegnati successivamente con l’ordinanza 109/2013. Il primo filone di finanziamento per l’acquisto di servizi di ricerca delle PMI è già stato assegnato a 68 imprese, per 2,9 milioni di euro. Il secondo filone di contributi per la ricerca delle PMI si chiude in questi giorni. A seguire il terzo, che prevede 20 milioni a disposizione delle medie e grandi imprese per progetti rilevanti (c’è anche Topcon). Con il bando Por Fesr “Ricerca, innovazione e crescita” sono arrivate 1209 domande di finanziamento. Ne abbiamo sostenute oltre 900, con un impegno di 70 milioni di euro e una previsione di circa 2.000 nuovi posti di lavoro.

Immagine della cerimonia con il presidente Errani