L’Amministrazione comunale si è confrontata con le rappresentanze sindacali del comparto e le Rsu aziendali sulla possibilità che altre due scuole del Comune di Modena vengano trasferite alla Fondazione Cresci@mo in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico 2014/2015.
L’ipotesi è stata discussa durante un incontro con l’assessore a Bilancio e Personale del Comune Ludovica Carla Ferrari e il direttore generale Giuseppe Dieci, che si è svolto nel pomeriggio di oggi lunedì 14 luglio.
In un primo incontro tra sindacati e Amministrazione, avvenuto la scorsa settimana e riguardante diversi argomenti, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli aveva già sottolineato come la Fondazione Cresci@mo, che ha già dimostrato di essere un valido strumento per lo sviluppo delle politiche per l’infanzia, sia inserita nel Documento di Indirizzi per il governo della città approvato dal neo insediato Consiglio comunale.
La Fondazione è nata nel 2012 per volontà del Comune di Modena con lo scopo di gestire, attraverso un modello innovativo, i servizi scolastici ed educativi rivolti alla fascia di età 0/6 anni, raccogliendo e sviluppando l’esperienza maturata nel settore. Allo stato attuale vi fanno parte cinque scuole: Fossamonda, Malaguzzi, Saluzzo, Villaggio Artigiano, Edison (entrata lo scorso anno). “Cresci@mo – aggiunge Ludovica Carla Ferrari, assessore a Bilancio e Personale – ha anche consentito di dare un’occupazione stabile a 26 insegnanti, che erano precari e sono stati assunti a tempo indeterminato”.
L’ipotesi sul numero delle scuole da trasferire è legato al numero dei posti in organico che allo stato attuale non sono coperti, si tratta cioè di 14 posti corrispondenti in pratica a due scuole. La proposta dovrà ora essere sottoposta alla Commissione consiliare dei Servizi per poter approdare in Consiglio comunale; eventuali trasferimenti devono infatti essere approvati dal Consiglio che a quel punto potrà dare mandato alla Giunta di definire le azioni per avviare regolarmente l’attività delle scuole che dovranno essere individuate secondo i criteri votati dallo stesso Consiglio.