Finalmente dopo 9 mesi dall’approvazione della norma istitutiva del D.L. 31 agosto 2013 n.102 (Legge 124 28/10/2013), è stato pubblicato il 14 luglio in Gazzetta Ufficiale il Decreto che definisce le linee guida del “Fondo morosità incolpevole per gli affitti” e la ripartizione delle risorse statali alle Regioni.
Alla Regione Emilia-Romagna arriveranno poco più di 2,5 milioni e mezzo di euro.
“Si tratta di risorse esigue – dicono i segretari Antonietta Mencarelli Sunia, Eugenia Cella Sicet e Cristina Ferrero Uniat – per fronteggiare l’emergenza abitativa di chi vive in affitto e, a causa della perdita del lavoro o della grave caduta di reddito per la crisi economica, non è in grado di pagare puntualmente (morosità incolpevole)”. “Vogliamo ricordare – proseguono i sindacati Inquilini – che nel 2012 solo per il territorio provinciale vi era una dotazione del Fondo Salvasfratti di 1 milione di euro, che è stato utilizzato per dare risposta a circa 400 famiglie in difficoltà”.
I sindacati Inquilini Sunia Sicet Uniat di Modena rivendicano quindi la necessità di trovare altre risorse aggiuntive, sia a livello regionale che comunale che presso le Fondazioni Bancarie, per integrare i contributi statali che arriveranno nelle prossime settimane sul territorio modenese.
I sindacati inquilini hanno già sollecitato la Regione Emilia-Romagna e i Comuni della provincia di Modena, ad un incontro per attivare tutte le procedure previste dal Decreto del 14 maggio 2014 per erogare aiuti alle famiglie almeno entro il mese di settembre 2014.
Va considerato che gli ultimi stanziamenti del “Protocollo provinciale Salva Sfratti”, risalgono al 2012, pertanto la situazione delle famiglie in difficoltà economica in tutto questo periodo si è ulteriormente aggravata.

Con i nuovi sindaci e le nuove Giunte sarà importate creare un tavolo di concertazione insieme ai Sindacati Inquilini sulle politiche abitative, per creare e aggiornare in tempo reale un Osservatorio sulla situazione abitativa per l’affitto, avendo anche un occhio attento alla graduazione degli sfratti, che dovrà essere attuata, come prescritto dalla stessa normativa (art. 6 Decreto 14 maggio 2014), in collaborazione tra i Comuni e la Prefettura.