DiodatoOltre cento radio, e tra queste alcuni dei network più importanti d’Italia, suonano le sue canzoni. È al centro dell’attenzione dei media nazionali più importanti: quotidiani, magazine, programmi tv, testate web. Si è fatto notare al Festival di Sanremo come giovane promessa e, ospite di Fabio Fazio in “Che tempo che fa” della domenica, nel marzo 2014 con le sue “canzoni in un minuto” ha reso omaggio ai grandi autori della musica italiana. Il cantautore Diodato, vincitore degli MTV Awards come “Best New Generation”, sarà in concerto dal vivo mercoledì 30 luglio alle 21.30 ai Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande. Il live gratuito, a cura dell’associazione Stoff, rientra nel programma dell’Estate modenese organizzata dal Comune, tra gli appuntamenti di “Hera per Modena”.
Diodato dimostra sin da piccolo una forte inclinazione musicale. Parte dal violino per poi approdare alla chitarra. Già a tredici anni forma la prima band, recuperando amici e vicini di casa e a vent’anni vola a Stoccolma dove da la voce per un brano di “Beirut Café 2”, una compilation lounge vendutissima in tutto il mondo. La canzone è “Libiri”, cantata in italiano, cui partecipano Sebastian Ingrosso e Steve Angello, due Dj e produttori destinatati a diventare protagonisti della dance mondiale. Tornato in Italia si laurea in Cinema al Dams di Roma ma comincia a dedicare sempre più tempo alla musica. Nel 2007 registra un EP autoprodotto che presenta al Mei di Faenza. Nel 2010 incide il singolo “Ancora un brivido” che riscuote un discreto successo e gli permette di conoscere Daniele Tortora – produttore romano che aveva già collaborato con Afterhours, Roberto Angelini, Nidi d’Arac, Niccolò Fabi, Planet Funk – che sarà il produttore artistico del suo primo disco. Il frutto di questa collaborazione è “E forse sono pazzo”, uscito ad aprile 2013 (Le Narcisse Records/Goodfellas).
Il disco suscita immediatamente interesse. Sono molte le interviste ed esibizioni live che Diodato realizza in programmi di qualità e media nazionali. “Ubriaco”, il primo singolo video che accompagna il disco, viene anche selezionato da Mtv – New Generation. Seguono importanti esibizioni dal vivo: il Primo Maggio 2013 a Taranto, sua città di origine, dove Diodato si esibisce sullo stesso palco di Fiorella Mannoia, Luca Barbarossa, Elio Germano, Roy Paci, Pierpaolo Capovilla, Riccardo Sinigallia, Daniele Sepe, davanti oltre 20mila persone per sostenere il fermo totale degli impianti inquinanti dell’Ilva. Nell’estate 2013 Daniele Silvestri affida a Diodato l’apertura del suo concerto a “Rock in Roma”.
A settembre la coraggiosa rivisitazione di “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De Andrè, viene scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo film “Anni felici” con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti, presentato in anteprima al Festival Internazionale di Toronto. Il brano, trasformato in un rock di grande personalità, mantiene intatta la poesia dell’originale e viene trasmesso da radio e network nazionali. Ne segue anche un videoclip per la regia di Gianni Costantino con la supervisione artistica dello stesso Luchetti. Il video viene presentato da Vincenzo Mollica nella rubrica del Tg1 Rai “Do Re Ciak Gulp”. Nell’autunno 2013 Diodato si esibisce dal vivo nel programma “Radio 2 Social Club” e nello storico programma di Radio 1 “Stereonotte”. In occasione del Medimex 2013 è premiato dalla piattaforma di ascolto on demand Deezer come artista dell’anno.
Poi arriva Sanremo. La canzone “Babilonia” viene selezionata dalla Commissione del Festival nel dicembre 2013 e Diodato partecipa così al 64esimo Festival della Canzone Italiana nella categoria “Nuove proposte”. Le esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione, e al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì. Al Festival Diodato è stato “inviato” per il Dopofestival di Webnotte su “repubblica.it”, condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo.
Il concerto rientra nell’ambito delle iniziative dell’Estate modenese 2014; il programma completo è consultabile sul sito (www.comune.modena.it).