carabinieri-notturnaLe indagini dei Carabinieri della Compagnia di Castelnovo Monti e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coordinati dalla D.ssa Luisa Serranti, Sostituto presso la Procura reggiana, hanno permesso a poche ore dall’efferato delitto del 32enne Andrea Germini, di assicurare alla giustizia il responsabile del grave episodio di sangue che ha scosso la comunità reggiana. In carcere è finito un cittadino marocchino 28enne, collega di lavoro nonché amico e frequentatore di famiglia della vittima che nella notte è finito in manette con le pesanti accuse di omicidio volontario e tentata soppressione di cadavere.
L’omicida, A.F. le sue iniziali, è crollato nella notte rendendo piena confessione. I fatti: verso le 9,00 di ieri in località Molino Baroni nel comune di Castelnovo Monti, vittima e omicida si erano recati probabilmente per un chiarimento nato per motivi di gelosia. Un chiarimento sfociato poi in una forte lite, la cui esatta ricostruzione è al vaglio dei Carabinieri reggiani. Il dato inconfutabile è costituito dal fatto che il 28enne nel corso della lite con un oggetto contundente ne cagionava la morte. Quindi per assicurarsi l’impunità cercava di sopprimere il cadavere appiccando fuoco sul corpo di Germini. Le urla della vittima sono state sentite da un passante che ha dato subito l’allarme al 112 dei Carabinieri. La capillare copertura dei servizi in provincia concomitante con il periodo estivo ha consentito dopo pochi minuti l’arrivo di una pattuglia con l’omicida che si dava la fuga non riuscendo nel suo intento. I militari scorgendo il fumo hanno raggiunto il cadavere del 32enne spegnendo le fiamme. Il sospetto fermato poco lontano dal luogo del delitto era scalzo. Quindi la svolta nella notte con le risultanze investigative dei Carabinieri che trovavano, con la piena confessione, gli ulteriori riscontri agli esiti investigativi.