auto trafficoDall’aprile scorso, in via sperimentale, è partito a Carpi il progetto di mobilità sostenibile Car schooling, riguardante circa 4.000 famiglie di studenti degli istituti scolastici secondari di secondo grado cittadini. Il progetto, nato dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e i dirigenti degli istituti Fanti, Vallauri, Da Vinci, Meucci-Cattaneo, anche per l’anno scolastico 2014-15 consentirà di avviare una sorta di car pooling (servizio di auto condivisa) grazie alla collaborazione dei genitori che portano i propri figli in queste scuole. Le famiglie sono state coinvolte nei mesi scorsi con questionari rivolti agli studenti per raccogliere informazioni sulle modalità di viaggio praticate per raggiungere le scuole e poter valutare l’eventuale interesse alla formazione di equipaggi: il tutto mediante uno specifico software, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Grazie a questo si sono raccolte le proposte dei genitori interessati a condurre le auto facendo salire sui mezzi anche altri ragazzi oltre ai propri figli.
I vantaggi di un viaggio condiviso si traducono in meno auto circolanti, quindi meno traffico, e conseguentemente meno carburante bruciato con meno inquinamento. E meno spese per i genitori.
Chi è interessato a partecipare all’iniziativa può cliccare su www.carpidiem.it/carschooling e inviare la propria richiesta d’iscrizione, in qualità di genitore: una volta autorizzato dalla segreteria dell’istituto nel quale è iscritto il figlio o i figli, questi potrà proseguire il percorso all’interno del sito web.
“Il progetto di Car schooling – spiega l’assessore alla Mobilità Cesare Galantini – rientra a pieno titolo tra le azioni dell’amministrazione comunale per incentivare una mobilità sostenibile nella nostra città. Riteniamo sia fondamentale incentivare, sostenere e proporre buone pratiche volte a raggiungere stili di vita consapevoli e sostenibili. Un progetto come quello del Car schooling coniuga mobilità sostenibile, risparmio energetico, limitazione delle emissioni e una socialità diversa da quella a cui siamo abituati. Auspichiamo che il progetto raccolga adesioni e possa essere un’ulteriore tassello di una progettualità più ampia in termini di scelte ecologiche per la nostra città”.