pedoni-bici-nebbiaDi colpo il maltempo ha fatto vedere come si può prendere beffa degli automobilisti e non solo. La percentuale d’umidità nell’aria è molto elevata e prossima al 100% anche di giorno. A farne le spese sono gli impianti elettrici delle nostre vetture. Il servizio di Soccorso Stradale ACI ha riscontrato un immediato incremento di chiamate d’intervento per auto che non sono riuscite a partire di prima mattina.

“Quest’anno dire che abbiamo avuto un’estate con la E maiuscola è per lo meno fantasioso. Ora siamo già alla vigilia del ritorno in vigore dell’ora solare e le ombre della sera arriveranno proprio nel momento di maggior traffico con il rientro dal lavoro – commenta il dott. Giuseppe Pottocar Direttore d’Aci Modena – Ecco pertanto che diventa importante entrare in un’ottica, a 360°, per farsi vedere ed essere visti. Ciò per incrementare il livello di sicurezza proprio ed altrui. E’ d’obbligo la perfetta efficienza dei fanali anteriori e posteriori per vetture, moto e biciclette. Per i pedoni, invece,  non sarebbe male premunirsi ed usare quelle luci a led intermittenti  da portare in zona ben visibile nel traffico. Tutto questo con l’obiettivo di vedere ridotto quel 30% di vittime degli incidenti che si conteggiano nelle ore di minore illuminazione nella giornata.”

Quando si parla d’auto e moto i fari troppo alti, possono abbagliare il traffico in arrivo. Se sono difettosi rappresentano una più elevata percentuale di rischio per innescare un incidente.

“Il rischio maggiore è rappresentato, nella scarsa illuminazione, dai pedoni e dai ciclisti che hanno il brutto vezzo di affrontare la strada senza mettere in funzione le luci previste dal codice. – finisce il Direttore – Se a questo si aggiunge la mancanza di un’adeguata illuminazione stradale ed una velocità elevata, a fronte dell’effettiva visibilità, il rischio d’incidenti mortali è molto elevato.  Poi quando un pedone vede un veicolo non deve presumere di essere stato visto da chi guida in quanto è privo di fonte d’illuminazione. Ciò può essergli fatale. Stesso ragionamento che in pochi sanno o mettono in pratica è il percorrere la strada “all’inglese”. Per noi italiani, in caso d’assenza di marciapiede, camminare nel lato opposto rispetto al senso di marcia. Si vede così arrivare di fronte la macchina che sopraggiunge. Prestando attenzione, si può avere la prontezza di spostarsi di lato ed evitare d’essere investiti.”