Hanno ottenuto una risposta nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 ottobre due interrogazioni, l’una di Luca Severi (Movimento 5 Stelle) e l’altra di Marco Bagnoli del Pd. La prima domandava lumi su un disservizio verificatosi il 21 settembre scorso al Museo Monumento al Deportato (porta chiusa per almeno un’ora con cartello ‘torno subito’, ndr.), oltre che sul fatto che la mostra sui Trionfi in corso a Palazzo dei Pio abbia descrizioni solo in italiano e che il sito Internet del Palazzo non preveda una sezione inglese. Le ultime due domande hanno portato poi l’interrogante a chiedere all’amministrazione “se abbia misura del flusso turistico annuale della città, se siano in campo indicatori che misurino il volume di ricchezza che questo genera e se azioni e impegni economici sono valutati di anno in anno rispetto a degli obiettivi, per comprendere se e quanto investire in ogni iniziativa o evento culturale”.

Stefania Gasparini, assessore alla Scuola, ha risposto in vece dell’assessore a Turismo e Cultura Simone Morelli, assente per impegni, che sono in corso rispetto alla prima domanda le verifiche del caso; rispetto alla seconda che non si è potuta attuare per motivi di budget né la traduzione in inglese dell’apparato illustrativo della mostra né quella del sito www.palazzodeipio.it, anche se a quest’ultimo riguardo l’amministrazione ha in programma di avviare un nuovo progetto. Rispetto al flusso turistico in città nel 2013 i dati rilevati dell’accesso all’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica delle Terre d’Argine mostrano invece come gli accessi allo I.A.T. siano stati 5326, di cui il 10% dall’estero: i pernottamenti sono stati invece 32826 per 65836 notti, di cui il 30% di persone straniere. Ai Musei di Palazzo dei Pio infine le presenze l’anno scorso sono state 40243 (12% di scolaresche) e al Museo Monumento al Deportato e all’ex Campo di Fossoli invece 36283 (85% di scolaresche e comitive organizzate). Luca Severi in sede di contro-replica ha chiesto di adottare contromisure per evitare casi come quello verificatosi il 21 settembre, ha ribadito l’importanza di adottare un sistema di qualità per il monitoraggio delle attività e il controllo di gestione dell’ente, che tenga in considerazione obiettivi e risultati per decidere quanto stanziare, invitando a inserire nei budget per le mostre anche fondi per le traduzioni.

L’interrogazione presentata dal consigliere Bagnoli invece riguardava il bando di gara regionale per la gestione della linea ferroviaria Modena-Mantova: chiedeva alla Giunta se erano confermate notizie di stampa su interessamenti oltre che di Tper e Trenitalia anche della multinazionale Arriva, con ipotesi di assegnazione del servizio entro l’estate 2016; se il Comune fosse stato tenuto informato dalle autorità, per essere certi che le nostre esigenze fossero state tenute in considerazione nel bando di gara in corso; se si avessero notizie su risultati di altre tratte locali dove si è arrivati al superamento del monopolio di Trenitalia; se fin d’ora infine la Giunta potesse assumersi l’impegno di tenere informato il Consiglio per potere raccogliere pareri e indicazioni in vista del futuro assetto ferroviario locale. L’assessore alla Mobilità Cesare Galantini ha risposto in aula che non si avevano notizie in merito né a  manifestazioni di interesse di Arriva né di altri gestori sul bando di gara che è stato già emesso; che Carpi non era stata interpellata per arrivare a definire i contenuti del bando di gara e dunque per verificare se questi soddisfacessero il nostro territorio; che non c’erano notizie anche sul successo dei collegamenti locali non appaltati a Trenitalia. “Il Comune può prendersi certamente l’impegno a tenere informato come sempre ha fatto il Consiglio – ha detto Galantini – e abbiamo richiesto comunque per il 23 ottobre un incontro con Regione e Agenzia per la Mobilità di Modena, dove presentare un documento con una serie di quesiti sulla linea ferroviaria Carpi-Modena”.

Bagnoli si è detto soddisfatto in sede di contro-replica per la risposta dell’assessore, a parte per quello che riguardava il fatto che Carpi non fosse stata interpellata sul bando di gara.