carabinieri_13Tecnici del gas, luce, falsi appartenenti alle forze dell’ordine (ora anche false guardie giurate), studiosi di emissioni di radioattività su metalli ( guarda caso oro e argento), funzionari Inps per autorizzare aumenti pensionistici, sedicenti amici di figli e nipoti che vantano crediti o millantano di essere stati mandati da questi impossibilitati a provvedervi. Negli ultimi giorni in provincia di Reggio Emilia si è registrato un aumento esponenziale e preoccupante del numero di truffe ai danni di anziani da parte di malviventi che, con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi come in questi ultimi due giorni tra la bassa reggiana e la Val d’Enza dove sono quattro i casi denunciati ai carabinieri. Insomma i malviventi dediti alle truffe ai danni di anziani sono tornati alla carica colpendo in rapida successione nel reggiano. Nell’ordine l’altra mattina a San Martino in Rio un’80enne del luogo mentre rincasava è stata avvicinata da una falsa guardia giurata che paventando un possibile furto consumato nell’abitazione dell’anziana e con il pretesto di effettuare le verifiche del caso è entrato in casa chiedendo alla donna se avesse ancora l’oro e il danaro mostrati quali se ne impossessava dileguandosi. Un’ora prima, a Correggio, un falso tecnico della luce è stato messo in fuga dall’anziano diffidente che ha chiamato il 112 prima di far entrare l’uomo in casa che quindi si è dileguato. A Gattatico un falso appartenente alle forze dell’ordine simulando controlli verificare è entrato in casa di una 70enne derubandola dell’oro. Infine l’altro pomeriggio l’ultimo episodio dai contenuti che hanno dell’incredibile in termine di fantasia dei truffatori. Due sconosciuti si sono presentati davanti all’abitazione di una 75enne di Castelnovo Sotto e qualificatisi come addetti ai controlli della rete idrica sono riusciti a farsi accogliere in casa dall’anziana. Con la scusa di pretestuose interferenze con i controlli hanno invitato l’anziana a raccogliere in un sacchetto tutti i soldi (240 euro) e gioielli in suo possesso facendogli riporre in frigorifero. Quindi approfittando di un momento di distrazione sono riusciti ad impossessarsi del sacchetto dileguandosi. I quattro episodi sono un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi carabinieri reggiani che rilanciano quindi la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani. Questi consigli possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi come nel caso di Correggio dove la diffidenza dell’uomo ha messo in fuga i truffatori. In sintesi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa;
  • diffidare degli estranei che vengono a trovare i cittadini in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è da soli in casa;
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se ci si trova di fronte una persona che non si è mai vista, aprire comunque con la catenella attaccata;
  • prima di fare entrare lo sconosciuto, chiamare i carabinieri e la polizia, meglio un falso allarme che un sopralluogo per furto;
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Agac, Poste, carabinieri, polizia) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di enti pubblici o privati di vario tipo: basterà utilizzare i bollettini postali, ottenendo peraltro un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • attenzione alle sconosciute belle avvenenti e provocanti;
  • se inavvertitamente si è aperta la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, ci si sente a disagio, non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendosi con decisione verso la porta, aprire la porta e, se è necessario, ripetere l’invito ad alta voce. Essere decisi nelle azioni.