BorgoDei 6.992 ictus ischemici registrati dall’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna nel 2013, 1191 si sono avuti in provincia di Modena e 200, nello specifico, a Carpi. L’età media è di 77 anni, mentre il 2,4% dei casi riguarda individui compresi tra i 18 ai 44 anni. Se il dato regionale di chi, colpito da ictus, è giunto in ospedale con mezzi propri ammonta al 32%, il dato riguardante la provincia di Modena sale al 38%. La mortalità a 30 giorni dei pazienti curati in Stroke Unit a Baggiovara e Carpi è del 6,9%, mentre schizza al 15,6% per coloro che non vi sono passati. A sei mesi la forbice si allarga ulteriormente, ammontando i dati rispettivamente al 14,7% e 33,9%, configurando un incremento della mortalità del 19%.

È a partire da questi dati che ALICe Carpi Onlus, la sezione locale dell’associazione per la lotta all’ictus cerebrale nata nel 2009 e che, ad oggi, può contare su 190 iscritti e 40 volontari attivi, si deve confrontare nella sua opera di prevenzione.

Tra le ultime iniziative messe in campo, anche grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato e ad altri numerosi enti pubblici e privati, ricordiamo lo spettacolo Sei gradi che, grazie al talento di Giobbe Covatta, ha riempito il Teatro Comunale di Carpi venerdì 24 ottobre scorso e il cui ricavato è stato devoluto in favore dell’associazione.
Il giorno seguente, sabato 25 ottobre presso il Centro Commerciale Il Borgogioioso, in occasione della Giornata mondiale contro l’Ictus,  gli otto medici, sedici infermieri e dodici volontari di ALICe hanno effettuato 400 rilevazioni di glicemia-colesterolo, pressione arteriosa e ricerca fibrillazione atriale, fornendo anche consigli sanitari e compilando una scheda personale per ognuna delle persone che si sono sottoposte ai test.

Più in generale, ALICe è impegnata nella prevenzione in molteplici contesti, in luoghi di aggregazione e in momenti di festa. Si segnala, in particolare, l’impegno nelle scuole superiori, insieme all’associazione Amici del Cuore.

Negli anni ALICe ha inoltre effettuato donazioni di attrezzature all’azienda sanitaria, ha uno sportello aperto al pubblico presso la Casa del Volontariato di via Peruzzi, un punto di ascolto presso i Poliambulatori del Ramazzini e promuove attività motoria in palestra, musicoterapia, biodanza, Tai Chi e fornisce inoltre un logopedista e assistenza psicologica per malati e familiari.

Non ultimo, sostiene economicamente i trasporti degli ammalati da casa ai centri di attività e fisioterapia tramite l’associazione Anziani in Rete.