pluviali-rameHanno raggiunti l’ex convento francescano di Montefalcone del comune di Canossa per far razzie delle gronde in rame dell’immobile. Per trafugare il prezioso “oro rosso” non hanno esitato ad arrecare ingenti danni allo storico edifico, come comproprietari anche la Provincia di Reggio Emilia e il comune di San Polo d’Enza, considerando che i due malviventi hanno distrutto centinaia di coppi antichi posti a copertura della struttura. Nel bel mezzo della loro attività delittuosa i due però sono stati sorpresi dai Carabinieri di San Polo d’Enza che li hanno raggiunti sul tetto traendoli in arresto. In manette con l’accusa di tentato furto e danneggiamento aggravato in quanto compiuto su edifico pubblico, i Carabinieri della Stazione di San Polo nella tarda mattinata di ieri hanno arretato un 21enne residente a Reggio Emilia e un 22enne residente a Cutro. Si tratta di due cugini d’origine cutrese (seppur uno nato a Cagliari) che, al termine delle formalità di rito,  sono stati ristretti a disposizione della Procura reggiana. L’origine dei fatti ieri poco prima delle 13,00 quando su segnalazione di un cittadino, che aveva notato movimenti sospetti, i Carabinieri di San Polo d’Enza si portavano presso l’ex Convento Francescano di Montefalcone notando all’imbocco della strada che porta al monastero un furgone Fiat Iveco. Dopo aver ostruito l’eventuale fuga del mezzo parcheggiando l’autovettura di servizio attaccata alla parte posteriore del predetto, i militari sentendo forti rumori raggiungevano l’immobile entrandovi all’interno sino a raggiungere il secondo piano dove grazie a una finestra avevano modo di notare sul tetto due uomini con una mazzetta in ferro e una tronchese di grosse dimensioni, stavano staccando le grondaie. Per far avevano frantumato centinaia di coppi antichi posti a protezione del tetto. I due quindi venivano invitati a raggiungere i Carabinieri, facendo massima attenzione a non scivolare sul tetto dell’edificio, e quindi venivano identificati per i sunnominati due cugini. Il un sopralluogo all’esterno della struttura consentiva di accertare che i due avevano già staccato diverse grondaia in rame collocate sul lato posteriore dell’immobile dopo essere stata lanciate dal tetto. Nella circostanza si accertava che nei pressi delle grondaie erano presenti centinaia e centinaia di coppi antichi che i due ladri avevano frantumato per poter asportare le grondaie. I danni, di ingente valore considerata l’importanza storica dell’edificio risalente all’anno 1217, sono in corso di quantificazione. I due venivano condotti in caserma dove alla luce della flagranza di reato venivano arrestati. La denuncia veniva poi formalizzata dal Sindaco di San Polo d’Enza informata del furto dagli stessi Carabinieri. Domattina i due ladri compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere dei reati di tentato furto e danneggiamento aggravato.