“Da svariate settimane sono tornate le forti esalazioni tossiche ed odorigene provenienti dal comparto industriale posto a “Gazzate”. Molte sono state le segnalazioni ricevute da cittadini” – dichiara il Comitato Ambiente è Salute di Nonantola.

“Il nostro comitato ha ripreso a monitorare la zona a partire da ottobre 2014. La novità è che oggi il lavoro di monitoraggio della zona è più semplice rispetto al passato, quando erano almeno un paio le esalazioni tossiche che miscelandosi si abbattevano su Nonantola provenienti da “Gazzate”. Oggi infatti delle due aziende responsabili (Leda e G&G, dichiarate a suo tempo dalle autorità  “insalubri di prima categoria”) ne è rimasta una sola: la G&G tempera metalli, azienda nota per i trascorsi e già oggetto di prescrizioni da parte delle autorità competenti. E’ ad essa che pare siano attribuibili queste inconfondibili esalazioni riprese tal quali come nel 2008. Coltre opaca diffusa in atmosfera; odore denso e pregnate, nausee, difficoltà respiratorie. Questa cappa di inquinanti si diffonde in un raggio di circa 2/3 km quadrati da luogo di emissione (a seconda della pressione atmosferica e della provenienza e rilevanza dei venti), è penetrante e può permanere a lungo negli abitacoli delle auto e nei locali.

Dall’1 ottobre 2014 i fenomeni si succedono con regolarità, con intensità a volte maggiori nel fine settimana e la domenica dopo le 19, 19,30 (esattamente come anni addietro). Domenica 5 ottobre ad esempio la potenza di queste esalazioni miste a quelle tossiche dell’inceneritore Hera di Modena hanno creato a Nonantola una coltre irrespirabile tale da consigliare di non uscire di casa. Il monitoraggio di questo fine settimana effettuato scendendo dal ponte di Navicello sulla Nonantolana, transitando in zona Gazzate e fino al centro storico ha rilevato quanto segue:

– venerdì 14/11 poco dopo le 19 l’esalazione tossica avvertita era potentissima;

– sabato 15/11 alle 20 circa il fenomeno era presente, anche se di entità leggermente inferiore:

– domenica 16/11 dopo le 20, i quartieri ovest di Nonantola erano ricoperti da questa coltre e l’aria era irrespirabile.

Abbiamo avvisato e invitato le istituzioni competenti ad intervenire con urgenza e monitorare anche eventuali sversamenti in fogna. Chi credeva che con la scomparsa dell’azienda Leda si sarebbero risolti i problemi delle esalazioni tossiche provenienti da “Gazzate” si è sbagliato. Oltre alla nota G&G, a nostro avviso, vi sarebbero altri fronti a tenere costantemente monitorate in quel comparto.

Nel complesso quello di Nonantola permane uno dei territori più inquinati, malsani e maleodoranti della Provincia, afflitto da un tasso di gravi patologie e malattie respiratorie impressionante. In pochi chilometri quadrati, oltre a quanto proveniente dal comparto “Gazzate” e l’inquinamento da traffico (che spesso sfora già da solo i liniti di Legge) si sommano e concentrano in un cocktail micidiale:         – micropolveri e sostanze tossiche/cancerogene provenienti dall’enorme inceneritore Hera di Modena – inquinamento maleodarante organico/batterico proveniente dallo stabilimento SARA/INALCA posto nella frazione Via Larga;

-da poco più di 2 anni (sempre Via Larga), l’inquinamento, i rischi patogeni, i rifiuti prodotti dall’attività dell’impianto Biogas San Lorenzo / Borsari autorizzato pare in assenza di tutti i requisiti necessari dalla politica locale e con la compiacenza delle massime cariche della Partecipanza Agraria di Nonantola. Davvero un mix da primato che non ci invidia nessuno” conclude Ambiente è Salute, Comitato per la salvaguardia della salute pubblica a Nonantola e dintorni.