carani_ev-ok“Delle due l’una: o davvero non riescono nemmeno a parlarsi tra loro oppure assistiamo ad un vero e proprio caso di schizofrenia acuta nel centro destra sassolese; in entrambi i casi, dichiarazioni e comportamenti dell’opposizione sono in aperto contrasto con ciò che dicono di voler tutelare: un patrimonio storico della città”. L’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Giulia Pigoni, in questo modo interviene sulla questione Carani sollevata dal capogruppo della lista civica Sassolesi Luca Caselli.

“Da una parte – prosegue l’Assessore Pigoni – esponenti dei Sassolesi, supportati da colleghi di Forza Italia chiedono un fronte comune, una coalizione bipartisan che non guardi alla polemica politica ma al solo recupero del Carani. Dall’altra chiedono le dimissioni perché, a loro dire, avremmo tenuto nascosta la pericolosità del teatro per più giorni, solamente con lo scopo di enfatizzarne la chiusura per chissà quali scopi.

Innanzitutto rispondo al consigliere Caselli che, fatti alla mano, sino ad oggi chi ha avuto bisogno di alzare i toni, di urlare, minacciare e, spesso, addomesticare la verità, per apparire sulla stampa non è certo stata la Giunta o la maggioranza.

Poi mi chiedo: chi ha firmato nel 2012 quel contratto che impone a carico del Comune sia le manutenzioni ordinarie che le manutenzioni straordinarie? Non è certo stato Claudio Pistoni e nemmeno Giulia Pigoni, rispettivamente sindaco e assessore del Comune di Sassuolo da metà giugno 2014; è stato guarda caso proprio il consigliere Luca Caselli, che all’epoca era sindaco e che, nonostante abbia firmato quel contratto, oggi finge di non saperne nulla. Quali manutenzioni sono state fatte sul teatro Carani durante il mandato di Caselli?

Prima e durante ogni rappresentazione una squadra dei Vigili del Fuoco svolge un controllo alla struttura. Davvero Caselli pensa che i Vigili del Fuoco fossero d’accordo con l’Amministrazione per nascondere alla città il crollo del controsoffitto per chissà quale speculazione? Davvero pensa che, noi e loro, avremmo messo a repentaglio l’incolumità di ragazzi e famiglie solamente per interrompere uno spettacolo a pochi minuti dal termine ed enfatizzare, in questo modo, la notizia? Se la risposta è “sì” – aggiunge l’Assessore Giulia Pigoni – si commenta da sola.

Il 16 ottobre scorso il teatro era gremito da studenti che hanno preso parte a “Ceramicland”, hanno attraversato quel corridoio per sistemarsi nella seconda galleria che era aperta, non certo chiusa al pubblico, così come non lo era la sera del 18 ottobre in occasione della seconda edizione del Premio Pierangelo Bertoli. Fino alle 2 di mattina di domenica 19, quindi, il controsoffitto era al suo posto, come possono testimoniare centinaia di persone. Quando è avvenuto quel crollo? Noi, assieme ai Vigili del Fuoco, l’abbiamo visto e ne siamo stati messi al corrente la sera del 24 ottobre ed il Prefetto, quella sera, ci ha chiesto l’ordinanza di chiusura sulla base di quanto già disposto dai Vigili del Fuoco, cioè la diffida a proseguire lo spettacolo e la dichiarazione d’inagibilità per l’intero teatro. Questa è la verità; il resto è manipolazione della realtà a proprio comodo e tornaconto. Stiamo attendendo la relazione tecnica – conclude l’Assessore Alla Cultura del Comune di Sassuolo Giulia Pigoni – solamente dopo decideremo in che modo comportarci”.