Alle ore 14.30 di ieri un cittadino chiamava il 113 comunicando che nel piazzale antistante la  Stazione Centrale di Reggio Emilia, nei pressi del sottopasso pedonale che sbocca in piazzale Europa,  un giovane  stava rubando una bicicletta del tipo mountain bike.

Le Volanti raggiungevano il luogo  notando una lunga chiave snodata per smontare le candele dell’auto con annodato intorno, ormai spezzata,  una catena di sicurezza per bicicletta e, poco più lontano, un giovane corrispondente alle descrizioni che imboccava il sottopasso spingendo a mano proprio una mountain bike.

Una delle Volanti raggiungeva l’uscita del sottopasso su piazzale Europa dove l’uomo veniva fermato.

Durante il controllo lo stesso ammetteva di aver asportato la bicicletta che stava spingendo al solo fine di utilizzarla, per comodità, onde raggiungere la locale sede del SERT in cui è seguito perché tossicodipendente.

La successiva ricognizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza  permetteva di apprezzare senza ombra di dubbio come il  fermato fosse effettivamente intento, sino a pochi istanti prima dell’arrivo della Polizia, ad armeggiare ripetutamente con le ed i piedi su di una mountain bike al fine di spaccarne il dispositivo di sicurezza a fasi alterne, poiché si allontanava dal mezzo al passaggio di qualche persona, ritornato subito dopo.

Accompagnato in Questura S.R., 35enne cittadino tunisino, veniva arrestato per la flagranza del reato di furto aggravato e per la violazione della normativa in materia di immigrazione; infatti il cittadino magrebino, gravato da una serie di precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, era stato espulso dal Territorio Nazionale lo scorso mese di giugno, quando era stato accompagnato alla Frontiera marittima di Genova dalla Polizia di Stato e dopo tale data  non risultano rilasciate autorizzazioni al suo reingresso.