elezione_rsu_marazzi“Un sorpasso che oso definire storico” commenta il segretario modenese della Filctem/Cgil Manuela Gozzi a proposito delle recenti elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) negli stabilimenti ceramici di Marazzi Group, dove la Filctem/Cgil diventa primo sindacato, scalzando la Femca/Cisl in maggioranza negli ultimi 40 anni.

Soddisfazione dunque per un risultato importante in una realtà aziendale che riguarda i 6 stabilimenti modenesi (1 stabilimento a Finale Emilia,gli uffici amministrativi a Modena, 2 stabilimenti a Fiorano e 2 stabilimenti a Sassuolo) e circa 1500 addetti.
Il rinnovo in Marazzi Group apre di fatto la campagna per le Rsu, da qui alla prossima primavera, in tutte le aziende chimico-ceramiche-tessili della provincia.

In Marazzi si sono recati a votare nelle scorse settimane 1.041 addetti, pari al 75% degli aventi diritto, per eleggere complessivamente 33 delegati, distribuiti nei 6 stabilimenti modenesi.
Il 48% dei voti, pari a 15 delegati è andato alla Filctem/Cgil, il 37% dei voti è andato alla Femca/Cisl con 13 delegati (perdendone 2 rispetto alla precedente tornata), il 15% voti pari a 5 delegati è andato alla Uiltec/Uil che perde anch’essa 2 delegati.
Un risultato per la Filctem sicuramente superiore agli iscritti “che premia innanzitutto la chiarezza delle politiche della Cgil – spiega il segretario Gozzi – e la capacità di coniugare la contrattazione collettiva e la contrattazione e la tutela individuale”.
Il merito va in particolare ai delegati Filctem/Cgil, di cui 9 sono riconferme e 6 sono nuovi ingressi, e di questi, 2 sono figure impiegatizie.  “I nostri delegati hanno saputo gestire con competenza e coerenza questi anni di crisi da cui non sono rimaste indenni le ceramiche – aggiunge Gozzi – anche in Marazzi abbiamo visto riduzioni di personale, che sono state gestite con il ricorso agli ammortizzatori sociali e con attenzione alle singole situazioni individuali”.
Un ringraziamento particolare va dunque ai delegati Filctem per il lavoro svolto e per  gli impegni futuri che li attendono. A 20 giorni dallo sciopero generale del 12 dicembre di Cgil e Uil, sicuramente questo risultato premia anche la linea decisa della Cgil confederale nel contrasto al Jobs Act e alla Legge di stabilità.