Dislessia-MoDue giorni per parlare di dislessia e problemi delle persone dislessiche a scuola e nel mondo del lavoro. Il congresso internazionale promosso dall’Associazione Anmic di Modena per le giornate del 28 e 29 novembre presso l’Itis Fermi, è fra i primi di questo genere in Italia.
Nei due giorni si danno appuntamento pedagogisti, docenti universitari, avvocati, psicologi, sindacalisti, rappresentanti delle istituzioni universitarie e dell’associazionismo, ed altre figure di esperti, italiani e stranieri, per affrontare i temi dei disturbi specifici dell’apprendimento e i bisogni educativi speciali nel contesto lavorativo.
Il Congresso del 28-29 novembre è promosso da Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) con il patrocinio dei Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, San Cesario, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di MIUR e Regione Emilia-Romagna, e con il sostegno della Cgil di Modena.
I lavori si aprono venerdì pomeriggio 28 novembre alle ore 14 presso l’Itis “Enrico Fermi” di Modena (via Luosi 23) con il saluto alle autorità e l’introduzione di Adriana Querzè in veste di pedagogista. Proseguono per tutta la giornata di sabato 29 novembre dalle ore 8 alle 17 (pausa pranzo alle 13.20).
Numerosi gli interventi di specialisti che a vario titolo interverranno nelle due giornate, fra cui quelli della prof. Francesca Santulli dello Uilm di Milano e della prof. Elisabetta Genovese di Unimore su inserimento lavorativo e orientamento degli studenti con Dsa e l’intervento di Antonella Ballestri della Cgil di Modena su cosa fare in caso di discriminazione sul posto di lavoro.
L’iniziativa è aperta a tutti, ed è gradita l’iscrizione. Il programma completo e l’iscrizione sono disponibili al sito www.streetofgene.weebly.com  e in allegato. Per informazioni è possibile contattare il referente modenese di Anmic, dottor Vittorio Melotti (3336236871 – melotti.ferrari.vittorio@hotmail.it).

“La dislessia non è una malattia, e non si <guarisce> da essa, ma è una condizione e come tale è e rimane la medesima per tutta la vita” spiega il dottor Vittorio Melotti delegato per la dislessia (Dsa) dell’Anmic Modena.
“A scuola i nostri ragazzi – prosegue il dottor Melotti – hanno a disposizione una forma di salvagente, tutela, la legge 170/2010. Anche all’università vi sono le linee guida che tutelano il ragazzo dislessico. Ma nel mondo del lavoro? Se confondo una lettera, se metto l’ “h” dove non va? Se leggo male? Se mi ci vuole più tempo per fare una determinata cosa? Se non capisco le consegne? Sono considerato uno stupido…. Il datore di lavoro se non capisci la consegna e sbagli non ti perdona, non ti da modo di rimediare, non ti dà del tempo aggiuntivo…Perché non sa, non ci conosce”.
In Inghilterra è già da tempo che si parla della discriminazione dei dislessici sul posto di lavoro e delle loro difficoltà delle medesime. In Italia si comincia a parlarne ora e il Congresso modenese è fra i primi sull’argomento e tenta di delineare risposte concrete ai bisogni delle persone dislessiche.