Rita-Borsellino-e-i-giovaniTante persone, tra cui molti giovani, hanno seguito con partecipazione La lezione di Paolo, l’incontro – primo appuntamento del cartellone autunnale della rassegna Ne Vale la Pena – che ieri sera, giovedì 27 novembre, ha visto protagonista Rita Borsellino presso l’Auditorium San Rocco di Carpi.

L’attivista e politica, intervistata dall’ideatore della rassegna e voce storica di Radio Bruno Pierluigi Senatore, ha rievocato la figura del fratello, barbaramente ucciso, insieme ai cinque agenti della sua scorta, il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio, a Palermo: una figura carica di umanità, calore, passione, senso del dovere. “Paolo non era un eroe, e di questa definizione avrebbe probabilmente riso. Era invece un uomo che, semplicemente, credeva fosse giusto compiere il proprio dovere, prestar fede al giuramento fatto, alle sue responsabilità nei confronti dello Stato e dei cittadini. La cosa anormale è che si è trovato ad assolvere ai suoi compiti in un Paese in cui fare il proprio dovere con serietà ed onestà era diventato qualcosa di eccezionale”.

Dal suo affetto per i familiari alla sua vicinanza ad ogni tipo di persona, dalla sua naturale giovialità ai 57 giorni di angoscia e ‘fretta’ di andare avanti intercorsi tra la strage di Capaci, in cui perse la vita il suo collega ed amico fraterno Giovanni Falcone, e il suo assassinio, fino al dolore della perdita da parte dei famigliari, e la comprensione di dover portare avanti l’eredità di Paolo, spendendosi senza riserve per trasmettere il suo messaggio soprattutto alle giovani generazioni: “Paolo pensava – ha dichiarato Rita Borsellino – che la mafia sarebbe stata sconfitta allorquando i giovani le avrebbero negato il consenso, e in questo era ottimista”.

Una serata carica di emozione, quella di ieri, conclusa con la consegna, da parte del Sindaco della città Alberto Bellelli e del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Giuseppe Schena della Targa Ne vale la pena, assegnata ogni anno ad una personalità distintasi nel suo impegno in favore della collettività. E proprio il Presidente della Fondazione CR Carpi ha ribadito l’importanza di questi incontri: “Perché insegnano alle istituzioni e alla comunità come la lotta alle mafie debba attuarsi giorno per giorno, nella normalità delle nostre azioni quotidiane, utilizzando quel ‘passo del montanaro’ in grado di consentire cammini di lungo respiro, capaci di portare lontano. Dobbiamo crescere tutti quanti, e iniziare a capire che la giustizia è una questione che ci riguarda tutti da vicino”.

Il Primo Cittadino che, dal canto suo, si è detto assai emozionato per le parole appena ascoltate, ha dichiarato che: “Occorrono azioni concrete. Per questo, nel corso della sua prossima seduta, sottoporremo al Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine l’adesione dell’ente stesso ad Avviso Pubblico”.

Prossimo appuntamento della rassegna – promossa da Comune di Carpi, Fondazione CR Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Radio Bruno, Libreria Mondadori, CNA, sezione modenese di ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) e Rock No War! Onlus – sarà quello con Emanuele Lugli: venerdì 5 dicembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Loria di via Rodolfo Pio il docente Dipartimento di Storia dell’Arte della University of York e scrittore che ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui ‘Abitare’, ‘Vogue’ e ‘The Guardian’ presenterà il suo interessante libro Unità di misura. Breve storia del metro in Italia.

Tutti gli incontri, a partecipazione gratuita sino ad esaurimento posti, saranno condotti dal giornalista Pierluigi Senatore.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina Facebook ‘Fondazione Casa del Volontariato’ e il sito www.casavolontariato.org.