fiocco_rosso_aidsÈ estremamente importante parlare di infezione da Hiv in termini corretti in tutte le sedi e far capire l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, resa possibile attraverso gli opportuni test. In due anni, solo grazie ai test days organizzati a cadenza periodica all’Informagiovani del Comune, sono più di 400 le persone che hanno effettuato l’esame.

Sono i temi principali toccati da Cristina Mussini, direttrice della struttura Malattie infettive dell’Azienda Policlinico che è intervenuta in Consiglio comunale nella seduta di oggi, lunedì 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’Aids. Il contributo della professoressa Mussini è stato preceduto dalle introduzioni della presidente del Consiglio Francesca Maletti e del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

“In un Paese civile – ha affermato – è importante parlare a chi è a rischio di una determinata infezione e, in proporzione, la popolazione omosessuale è quella in cui continua a crescere il numero di persone infettate. Il target delle campagne di informazione – ha aggiunto – deve quindi includere anche la popolazione omosessuale”. Mussini ha presentato alcuni dati nazionali e locali evidenziando come si sia complessivamente riscontrato un calo del numero di persone che annualmente acquisisce l’infezione, legato alla riduzione del numero di stranieri in Italia. La via di trasmissione prevalente è quella sessuale e l’85 per cento delle persone che si infettano sono uomini. A Modena, nel 2013, si sono registrate 42 nuove persone infette da Hiv, in calo rispetto agli anni scorsi, trend in linea con il livello nazionale.

“Terremo alta la guardia – ha affermato il sindaco – continueremo a insistere su informazione e sensibilizzazione, a partire dai giovani ma anche verso fasce di età più elevata, perché mai, come in questo caso, conoscenza e prevenzione salvano la vita”. Dopo aver ringraziato associazioni, istituzioni, volontari e media che hanno dato un contributo alla giornata mondiale a Modena, Gian Carlo Muzzarelli ha annunciato che si farà portavoce presso gli altri sindaci della provincia della necessità “di promuovere iniziative di conoscenza invitando tutti i cittadini a fare il test, che ancora oggi si fa troppo tardi: le diagnosi tardive nella provincia di Modena sono infatti il 57 per cento”.

Anche la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti ha ringraziato gli ospiti intervenuti evidenziando “il grande lavoro svolto negli ultimi anni da aziende sanitarie, Comuni, associazioni e altre realtà territoriali per creare una rete finalizzata a migliorare l’efficacia rispetto alla prevenzione e per educare a ‘sani stili di vita’. Maletti ha infine ricordato come a Modena siano attivi una Commissione Aids e un Osservatorio dati e che presso l’ospedale Policlinico è possibile accedere in forma anonima e gratuita per fare il test Hiv.