sciopero-12-12-BolognaDietro lo slogan “Così non va! Abbiamo proposte concrete per cambiare l’Italia”, decine di migliaia di persone in tutta l’Emilia Romagna – lavoratori e lavoratrici di tutti i settori pubblici e privati,pensionati, precari, giovani, studenti – hanno manifestato nelle 11 piazze della regione (54 nel Paese) per dire che “c’è bisogno di dignità del presente”per poter aspirare ad ” un futuro migliore”.
Piazze “senza astensione”, democratiche, pluraliste, all’insegna del patto generazionale, contro le politiche del governo.

Da Piacenza a Rimini, passando per Bologna – dove sono intervenuti dal palco in via Rizzoli, sotto le Due Torri, Giuliano Zignani segretario generale Uil ER e Franco Martini segreteria Cgil nazionale – Ferrara (con Emilio Miceli segretario generale Filctem Cgil nazionale e Massimo Zanirato segretario territoriale Uil Ferrara) – Ravenna (con Tiziana Bocchi segretario confederale nazionale Uil e Vincenzo Colla segretario generale Cgil ER).

Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia Romagna, dall’affollatissima manifestazione di Bologna avverte: “Le piazze hanno parlato. Anzi hanno gridato tutta la loro indignazione e tutta la loro rabbia contro le politiche economiche, ma anche sociali portate avanti da questo Governo. Questo, per molti versi straordinario, sciopero generale ha fermato l’Emilia Romagna. Il messaggio è chiaro: Così non va! Basta politiche vessatorie e arroganti nei confronti di lavoratori, pensionati e precari. Il Governo deve prendere atto di quello che i lavoratori hanno dichiarato, incrociando le braccia. Così non va, presidente! Cambia verso”.

E Vincenzo Colla, segretario generale Cgil Emilia Romagna, manda a dire dalla grande manifestazione di Lugo: “Lo sciopero nazionale di oggi è destinato a segnare una svolta. Le tante piazze che in tutta Italia sono state riempite dai lavoratori, dai pensionati e dai giovani rappresentano un messaggio inequivocabile per il Governo, che deve iniziare ad ascoltare il mondo di chi lavora, di chi studia e di chi vive con una pensione. Se il Governo non ci ascolterà sarà in minoranza nel mondo del lavoro, come dimostra l’adesione allo sciopero che è stata altissima in tutte le grandi realtà industriali e nel pubblico impiego. C’è un popolo che vuole diritti, lavoro, giustizia ed equità. E così conclude: “Cgil e Uil dicono al Governo: ascoltateci, perché noi non ci fermeremo e se necessario andremo fino alla Corte Europea per fare valere principi irrinunciabili. Ci tolgono i diritti dall’alto, ma noi ce li riprenderemo dal basso, contrattando luogo di lavoro per luogo di lavoro”.

Di seguito, alcuni dati di adesione allo sciopero nelle aziende della nostra regione, suddivise per territorio e percentuale di adesione (fonte Cgil E-R)

Piacenza: Tectubi Raccordi 81,9%, Ardagh Group Italy Spa 94,4%, Autogrill Arda 90%, Astra 62%, Lidl 70%, Caeb 100%, Ausl Piacenza 59,9%.

Parma: Barilla 100%, Parmalat 100%, Nestlè 100%, CFT 80%, Ocme 80%, Iren 60%, Ausl Parma 40%, Enel 80%, Bormioli Luigi 75%, Chiesi Farmaceutici 70%.

Reggio Emilia: Emiliana Imballaggi 95%, Ape 90%, Lct 90%, Centrale Adriatica 70%, Seta 80%, AUSL 60% escluso i servizi minimi essenziali, Cantine Riunite 80%, Grissinbon 80%, Arti Grafiche Reggiane 70%, La Veggia 90%, Gruppo Gresmalt Iano 70%, Procter & Gamble 75%, Manifattura S. Maurizio 80%, Rexnord Marbet 80%, Argo Tractors 80%, Interpump 90%, IP Cleaning 80%, Ognibene 90% , Lombardini 80%, Brevini 80%.

Modena: Angelo Po 70%, Goldoni 90%, Titan 70%, Wam 80%, Glem Gas 70%, Manitou 80%, Bosch 90%, Rossi Motoriduttori 80%, Maserati 60%, Caprari 70%, Cnh 70%; Cna 60%, Coop Estense 50%, Cir 80%, Manutencoop 55%, Autogrill 90%; Mafer 100%, Tper 90%, Seta 70%, Fer 100%; Bevservice 100%, Gsi 80%, Parmareggio 80%, Inalca 70%, Villani 70%, Apofruit 98%, Suincom 60%; Open.Co 90%, Cooperativa di Costruzioni 80%, CMB 60%; Atlas Concorde 85%, Bellco 85%, Assicoop 60%; Equitalia chiusa con adesioni al 100%; Comune Modena 60%, Comune di Carpi 70%.

Bologna: Bredamenarinibus 90%, Ima 80%, GD 75%, Tecnoform 95%, CLF 85%, CoopCostruzioni 75%, Granarolo 75%, Felsineo 85%, Co-ind 70%, La Perla 70%, Reagens 90%, Hera (gas acqua) 93%, Ikea 80%, Cup2000 80%, Coop Adritica 60%, Zanichelli 80%, Mondi Silicon 100%, Vodafone 80%, Aeroporto 90%, Tper 98%, Officine Rfi90%, Unipol 80%, Carisbo sede 50%, MontePaschi Siena 40%, Comune Bologna 50%, Provincia di Bologna 60%, Coop Dolce 80%.

Imola: Hydrocontrol 90%, Mecavit 90%, Site 95%, Nuova Cognetex 70%, Elca 100%, Defranceschi 90%; Hera Imola 65%; Ilpo 100%, 3Elle 95%; Arcese 90%; Centri Diurni 100%, Comune Imola 35%, strutture residenziali 100%.

Forlì: Electrolux 70%, Marcegaglia 65%, Cartiera 90%, Softer 90%, Hera 40%, Pollo del Campo 90%, Comune Forlì 40%.

Cesena: Sacim 90,2%, Graziani 80%, Cocif Longiano 55%, Avicoop 70%, Orogel 50,2%.

Ravenna: Porto di Ravenna 60,3%, Conserve Italia 90%, Fruttagel 80%, Cevico 90%, Ipercoop Lugo 45%, Comune Lugo 58%, Sica 80%.

Ferrara: Berco Copparo 84,4%, Copma 89,7%, Basell 80%, Cartiera di Ferrara 90% ( 1 turno ), Tper SpA 74,5%, Conserve Italia Pomposa 40%

Rimini: Cooperativa imballaggio 100%, CVP porte 100%, EMIR spa 95%, Ferretti nautica 90%, Ipir Fratelli Zangheri 90%, Valentini 95%; Oleodinamica Rossi 90%, Paglierani 70%, REV 80%, SCM 80%, Verni & Fida 90%; Poste 50%, Telecom oltre 70%; nel Pubblico Impiego è stata quasi totale l’adesione dei dipendenti Anthea, oltre il 70% nel Comune di Riccione e a Hera, 50% l’adesione all’Inps, nel Comune di Santarcangelo e Asl Rimini.